Nuovi guai per Porta Ovest, la mega opera che dovrà rendere più efficiente il collegamento tra il porto di Salerno e la rete autostradale. Dalla sezione misure di prevenzione del Tribunale di Catania è arrivato il provvedimento che dispone l’amministrazione giudiziaria alle imprese facenti capo all’azienda Tecnis che si è aggiudicata, appunto, l’appalto di Porta Ovest. I provvedimenti, emessi dal Tribunale che ha accolto la richiesta della Dda, riguardano le 24 società controllate da Tecnis Spa, Artemis Spa e Cogip Holding Srl, e avrà una durata di sei mesi. Sotto controllo della magistratura sono finiti il Consorzio Stabile Uniter, Salerno Porta Ovest, Cuma, Medio Sarno, Nord Sud, Salaria, San Marco, San Quirico, Spoleto, Ternirieti, Tiburtina, Calata Bettolo, Metro Catania, Gubbio, Sangro, Cogip Infrastrutture, Gestioni immobiliari, Gardenia, Immobiliare Monte dei Cocci, Ospedale della Piana Gioia Tauro, Ospedale della Sibartide, Marina di Naxos, Porto turistico Marina di Ragusa e Risanamento San Berillo. Tecnis Spa, Artemis Spa e Cogip Holding Srl sono riconducibili agli imprenditori Mimmo Costanzo e Concetto Bosco Lo Giudice, indagati nell’ambito delle inchieste ‘Dama Nera 1 e 2’ della Procura di Roma su presunti tangenti all’Anas. I due imprenditori indagati per turbativa d’asta e corruzione sono tornati in libertà il 22 marzo scorso: erano agli arresti domiciliari dal 22 ottobre del 2015. Militari dell’Arma della sezione anticrimine del Ros di Catania stanno eseguendo la misura cautelare. Le 24 società sono state costituite da Tecnis, Artemis e Cogip, assieme a altre due aziende che hanno quote minoritarie, per eseguire lavori di appalti pubblici che si erano aggiudicati per milioni di euro in tutta Italia. Le tre società capogruppo sono accusate di “agevolare oggettivamente esponenti di Cosa nostra, sottoposti a procedimento penale per associazione mafiosa ed estorsione e sottoposti a misure di prevenzione”.