ROCCADASPIDE – I Carabinieri del Reparto Operativo nella tarda serata di ieri a termine di prolungate indagini, nel centro di Salerno hanno dato esecuzione ad Ordinanza di applicazione di Misura Cautelare, richiesta dal Sostituto Procuratore della Repubblica – D.D.A. – Dott. Vincenzo Montemurro ed emessa dal GIP del Tribunale di Salerno – Ufficio del Giudice per le Indagini Preliminari-, nei confronti di Angelo Salvatore Izzo alias “folletto”, trentacinquenne pregiudicato napoletano, attualmente domiciliato nel comune di Roccadaspide (SA)
ritenuto responsabile dei reati p. e p. dall’art. 73 e 74 del D.P.R. n. 309/1990 ; ritenuto responsabile, unitamente ad altri sei soggetti, di associazione per delinquere finalizzata al traffico internazionale di sostanze stupefacenti posto in essere tra il sud Italia e l’Olanda e finalizzato ad introdurre nel territorio italiano ingenti quantitativi di sostanze stupefacenti del tipo cocaina e hashish da immettere sul mercato salernitano e in particolare nella Valle dell’Irno.
La misura cautelare trae origine da una complessa attività investigativa condotta dai militari del Reparto Operativo del Comando Provinciale di Salerno e coordinata dalla procura di Salerno diretta dal dott. Franco Roberti avviata nel mese di ottobre 2011 e focalizzata sul fenomeno dello spaccio di stupefacenti nella “valle dell’Irno”. Le articolate indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Salerno, consentivano di raccogliere gravi indizi di reità a carico di sette soggetti, tra cui Izzo, già destinatari di provvedimento di Fermo del P.M. in data 20 dicembre 2012.
Nello specifico, le indagini consentivano di evidenziare il ruolo di promotore nonché di finanziatore svolto da IZZO Angelo in seno all’organizzazione criminale messa in atto, mettendo alla luce anche gli stratagemmi e le modalità messe in atto al fine di acquistare e far giungere in Italia lo stupefacente. In particolare, i contatti con i fornitori di stanza in Olanda avveniva direttamente in loco utilizzando il mezzo aereo, dopodiché si passava all’invio del denaro pattuito, tramite agenzie Western union e infine, avuto l’ok dal fornitore, si provvedeva ad inviare, in auto, i corrieri a Amsterdam ove il mezzo veniva lasciato in luogo concordato precedentemente e ripreso, dopo alcune ore, con lo stupefacente occultato in doppi-fondi appositamente creati. Infine si provvedeva ad introdurre lo stupefacente in Italia.
L’arrestato successivamente veniva trasferito presso la Casa Circondariale di Salerno a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.