Arrestati dai carabinieri i presunti responsabili dell’attentato ad un avvocato di Giffoni Valle Piana (Salerno), la cui auto il 28 settembre dello scorso anno, venne raggiunta da alcuni colpi di pistola esplosi da distanza ravvicinata, mentre il professionista alla guida si accingeva a fare manovra.

A finire in manette padre e figlio, un 79enne ed un 47enne di Giffoni Valle Piana (i loro nomi al momento non sono stati resi noti), sui quali i militari della compagnia di Battipaglia, diretti dal capitano Giuseppe Costa, avevano indirizzato le indagini. Secondo il lavoro investigativo, i due non avevano mai nascosto una forte acredine nei riguardi dell’avvocato Carlo Sica, che in passato aveva patrocinato una causa civile per morosita’ che aveva portato all’esproprio di un’abitazione della famiglia dei due arrestati. Da qui il desiderio di vendetta concretizzatasi la sera del 28 settembre quando furono esplosi sei colpi di pistola che raggiunsero una portiera della BMV del professionista, rimasto miracolosamente illeso. Questa mattina l’epilogo con l’arresto di padre e figlio, quest’ultimo rinchiuso nel carcere di Salerno, mentre il genitore, in ragione dell’eta’, e’ finito ai domiciliari. Le indagini dei carabinieri di Giffoni, supportate dagli esiti degli accertamenti tecnico scientifici svolti dai carabinieri della sezione Investigazioni Scientifiche del reparto operativo del comando provinciale di Salerno e della sezione balistica del Reparto Investigazioni Scientifiche di Roma, hanno evidenziato che i sei colpi erano stati esplosi per uccidere ed hanno portato a raccogliere gravi indizi di colpevolezza nei confronti degli arrestati. In seguito alle perquisizioni effettuate dai carabinieri e’ stata anche recuperata l’arma utilizzata, una pistola calibro 22 legalmente detenuta. Sequestrate anche 2000 cartucce per fucili e pistole di vario calibro, illegalmente detenute.

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