L’Associazione nazionale magistrati ha fissato all’ordine del giorno del prossimo comitato direttivo centrale, in programma il 6 e il 7 aprile, l’argomento dell’introduzione dei test psicoattitudinali di accesso alla professione da parte del governo. In quella sede saranno valutate possibili proposte di intervento in merito da parte dell’associazione, comprese eventuali proposte di mobilitazione. Nel punto all’ordine de giorno si legge: “introduzione dei test psicoattitudinali per l’accesso in magistratura. Valutazioni”. È costituzionalmente illegittima la previsione dell’automatica rimozione dalla magistratura in caso di condanna del magistrato a una pena detentiva non sospesa. Lo ha deciso la Consulta che ha accolto una questione sollevata dalla Cassazione. Un magistrato era stato condannato definitivamente alla pena non sospesa della reclusione di due anni e quattro mesi per avere apposto – con il consenso della presidente del collegio – la firma apocrifa della presidente stessa in tre provvedimenti giurisdizionali. In applicazione della norma ora dichiarata incostituzionale, il Csm aveva ‘radiato’ il magistrato che si è rivolto alla Cassazione.