Blitz dei carabinieri al Comune di Teverola. A quanto pare i militari dell’Arma hanno acquisito la documentazione riguardante la lottizzazione Schiavone e la nomina di Nicolino Botti come responsabile dell’Utc. Il caso Botti è finito nei giorni scorsi nel mirino di Teverola Sostenibile. Il capogruppo consiliare Alfonso Fattore ha chiesto l’accesso agli atti per verificare la legittimità dell’incarico affidato a un pensionato della pubblica amministrazione. In un primo momento sia il sindaco Tommaso Barbato che il segretario generale Emanuela Crisci non avevano dato l’ok alla richiesta per un fantomatico “segreto istruttorio”. Un diniego sorprendente visto che tra le prerogative dei consiglieri comunali, in particolare di quelli di opposizione, rientra l’azione di controllo e vigilanza sulla regolarità dei provvedimenti adottati dalla maggioranza. Ora la passa alla magistratura che appurerà se nella condotta di Barbato e company si riscontrino comportamenti rilevanti anche sotto il profilo penale. Staremo a vedere. Fatto sta che l’accordo sottobanco tra il sindaco, Gennaro Caserta e Biagio Lusini non ha portato bene alla coalizione di governo. Già ci sono le prime avvisaglie di clamorosi sviluppi giudiziari. Si salvi chi può.

Mario De Michele

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