NAPOLI -“La fotografia del dissenso sociale nell’era della tecnologia digitale”: incontro dedicato a Tano D’Amico, fotografo dell’identità collettiva e dell’impegno civile, con interventi del  giornalista e scrittore Pietro Gargano, della sociologa Enza Maria Paolino, del fotogiornalista Massimo Vicinanza, oltre che dello stesso D’Amico. Sabato 15 dicembre dalle ore 11, Villa Pignatelli (Riviera di Chiaia – ingresso libero) accoglie uno tra i più significativi e profondi artisti dell’istantanea e del racconto per immagini. Un maestro assoluto che ha saputo descrivere più di ogni altro i conflitti sociali, economici e culturali italiani e non solo.

 

Siciliano classe 1942, docente presso il Centro Sperimentale di fotografia di Roma, Tano D’Amico è il fotografo dei senza potere, dei vinti. Numerosi i suoi viaggi e reportage in giro per il mondo, in primis quelli dedicati all’Italia, quella degli ideali, della lotta e delle grandi aspettative. Poi la guerra civile in Irlanda e quella dei colonnelli in Grecia. E ancora, il racconto della Spagna franchista e della rivoluzione dei garofani in Portogallo, mentre negli anni ’80 e ‘90, i suoi lavori hanno raccontato la Somalia, la Bosnia, il Chiapas, gli Stati Uniti d’America e la Palestina. Le sue immagini riescono a restituire dignità e senso di verità agli esseri umani. Li rappresenta con complicità, simpatia e partecipazione, facendo del bianco e nero e dell’obiettivo 35 mm una precisa scelta stilistica.

 

Con questo appuntamento si chiude l’anteprima di “Movimenti per la Fotografia”, il festival internazionale ideato da Pino Miraglia e organizzato dall’associazione “180° Meridiano”. Nel corso di tre settimane ha ospitato in quattro location – PAN, MAV, Museo di Capodimonte e Villa Pignatelli – una serie di iniziative legate all’immagine contemporanea e alla fotografia d’autore. Dalle mostre – “Nero Scampia” di Mario Spada, “Coma – Vite sospese” diFrancesco Cito e “La fotografia di San Pietroburgo” a cura di Marina Jigarkhanyan – agli incontri e workshop con grandi maestri: Mimmo Jodice, Antonio Biasucci, Fabio Donato, Luciano Ferrara e Mario Laporta. Dalle proiezioni di film e documentari allo spettacolo teatrale inedito “Guardate! Racconti fotografici” per la regia di Raffaele Di Florio. E persino un open art per giovani fotografi campani. Il tutto in attesa della prima (vera) edizione in programma nel maggio del 2013.

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