”Abbiamo sempre amato Napoli, il riconoscimento ricevuto ci riempie di emozione”. Così Roby Facchinetti dei Pooh al termine della conferenza stampa, nel palazzo del Comune, durante la quale il sindaco Luigi de Magistris ha consegnato alla band un riconoscimento per celebrare i loro 50 anni di carriera. La consegna si è svolta in occasione della presentazione della manifestazione ‘La Città del Sorriso’ promossa dal Gruppo Sisal per lanciare il nuovo SuperEnalotto che accompagnerà il gruppo musicale nel loro prossimo tour. Facchinetti ha ricordato gli inizi della band, i tempi in cui suonavano anche al Piper di Napoli, situato vicino allo stadio, e successivamente i concerti proprio nell’impianto sportivo di Fuorigrotta. Un legame, quello tra i Pooh, Napoli e i napoletani, sancito nel 1990 anche dalla nota canzone dalla band ‘Napoli per noi’. ”L’abbraccio naturale e caloroso che regala Napoli – ha sottolineato Red Canzian – non lo si trova in nessuna altra città, è un abbraccio speciale. Napoli è una città a cui si deve dare la possibilità di dimostrare quello che sa e che può fare”. Il ‘Reunion’ tour che partirà a giugno e che farà tappa allo stadio San Siro di Milano, all’Olimpico di Roma e a Messina potrebbe – come anticipato da Dodi Battaglia – arricchirsi di ulteriori tappe. ”Ci sono stati proposti – ha spiegato l’artista – altri concerti e sicuramente non potrà mancare un concerto in Campania”. I tanti fans dei Pooh, dunque, possono sperare di vederli la prossima estate in uno degli impianti campani che ospitano la grande musica. Fans che, in attesa che si definiscano le possibili date in Campania, potranno ascoltare i loro idoli stasera a piazza Dante nel corso del concerto promosso dal Gruppo Sisal. ‘I Pooh – ha detto Riccardo Fogli – sono allegri e stasera vorremo portare un po’ di allegria e di cuore”. Una città Napoli che – come evidenziato da Stefano D’Orazio – ”spesso è vittima di luoghi comuni, mentre ci ha detto il sindaco de Magistris che questa è la città con il più alto numero di giovani segno che qui i ragazzi restano perchè hanno voglia di speranza”.

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