Cancelli chiusi stamattina agli Scavi di Pompei a causa di un’assemblea dei sindacati Fp Cisl, Filp e Unsa si è riunita alle 9 e che dovrebbe concludersi alle ore 11. Disagi gravissimi per turisti e tour operator non avvisati dell’improvviso cambio di programma delle rappresentanze sindacali aziendali. Ieri mattina sembravano scongiurate le due mattinate di chiusura degli Scavi: la Soprintendenza Speciale per Pompei, Ercolano e Stabia aveva scongiurato lo stop degli ingressi utilizzando del personale dell’Ales e molti custodi avevano disertato l’assemblea sindacale, garantendo la sicurezza delle domus aperte. Poi la “rottura tra sindacati e amministrazione” si sarebbe verificata questa mattina, a causa di dichiarazioni pubbliche del soprintendente Massimo Osanna. Ai cancelli di tutti i siti archeologici vesuviani si sono formate lunghe file, con tensioni per il mancato annuncio, che solitamente precede la protesta. Mancavano persino i cartelli di avviso alle biglietterie. Il soprintendente Massimo Osanna, informato solo alle 9.30 della chiusura improvvisa del sito archeologico, ha aperto personalmente il cancello e reclutato i funzionari archeologi per garantire la fruizione in sicurezza. Gli scavi hanno riaperto alle 10.30.
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