NAPOLI – Venerdì 22 febbraio 2013, alle 10.00, presso l’Antisala dei Baroni di Castelnuovo (Maschio Angioino), si concluderà il laboratorio didattico “Quid melius Parthenope?”, con lo spettacolo teatrale gratuito “Il viaggio di Pulcinella”.

Non è un evento comune e non è uno spettacolo teatrale come gli altri. I protagonisti sono gli stessi 100 bambini che hanno partecipato alle escursioni, alle lezioni frontali, ai laboratori e che sempre, con grande entusiasmo, hanno lavorato alla scenografia, ai costumi, ai personaggi; bambini attori sin dal primo giorno, protagonisti di un’esperienza unica. Lo spettacolo ideato da ArchEOService, col patrocinio dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Napoli e co-finanziato dalla Fondazione Banco Napoli – Assistenza all’Infanzia -, ha visto la partecipazione di due Circoli Didattici, il 23° I.C. “Bovio – Colletta” del quartiere San Lorenzo e il 73° I.C. Michelangelo-Ilioneo (Madonna Assunta) di Bagnoli, da sempre fortemente impegnati nel sociale ma con diverse e radicate realtà che spesso continuano ad essere reciprocamente estranee. L’evento, quindi, ha voluto creare una connessione tra i bambini di queste due Scuole grazie alla riscoperta della loro identità culturale, che valica quartieri a favore dell’unità di popolo che i partenopei dovrebbero effettivamente riscoprire. L’elaborato teatrale – il cui autore è il Prof. Antonio Addati,  Docente di Recitazione presso l’UPAM– verterà sulla storia della città di Napoli fino ai giorni nostri, ripercorrendola attraverso i miti e le leggende, arricchita da musiche popolari e di guarattelle grazie anche al contributo artistico di Tullio Gatto,  notissimo burattinaio partenopeo e ultimo destinatario di questa secolare tradizione.

Riuscire a trasmettere oggi ai bambini la ricchezza della cultura storica significa poter contare, domani, su adulti consapevoli della loro identità e con uno sviluppato senso civico. Questo è  il vero intento del progetto che non ha, però, mai trascurato l’aspetto ludico e ricreativo per divertire i piccoli protagonisti. – dichiara Paola Filardi, amministratrice di ArchEOService, ideatrice e coordinatrice dell’evento – Difatti, sono stati approfonditi gli aspetti che legano a doppio filo il gioco con il teatro, accompagnando i piccoli nella “scoperta” dei comportamenti virtuosi che permettono a tutti di riequilibrare corpo e pensieri.  Il teatro rappresenta infatti un’occasione di gioco per sperimentare se stessi  e, attraverso il “gioco dei personaggi”, imparare a conoscersi e conoscere livellando differenze e piccole paure”.

“Quid melius Parthenope?”, allora. Uno spettacolo da vedere per dare merito a 100 piccoli attori che sapranno portarci per mano nella nostra storia, facendoci sentire orgogliosi di una nuova generazione così capace e di una storia, la nostra, così ricca e dignitosa.

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