Se n’è andata a 89 anni Liliana De Curtis, l’amata figli di Totò, il principe della risata. Combatteva da tempo contro una malattia ed è stata attrice e scrittrice, sulle orme del padre. Totò le diede il nome di Liliana in ricordo di Liliana Castagnola, l’attrice alla quale era stato legato e che si era suicidata per lui, prima di unirsi a Diana Rogliani. Liliana De Curtis, nel 1951, sposò il produttore cinematografico Gianni Buffardi, da cui ha avuto i figli Antonello e Diana. Dopo pochi anni il matrimonio naufragò e lei sposò Sergio Anticoli, col quale ha avuto una figlia, Elena. Liliana ha avuto una breve esperienza d’attrice partecipando nel 1940 alle riprese del film San Giovanni decollato e comparendo nel 1954 in Orient Express. Ha curato per Rai 3 un documentario di mezz’ora intitolato Io lo conoscevo bene, con interventi di Ninetto Davoli e Giacomo Furia. In teatro ha collaborato con Antonino Miele, con cui ha recitato negli spettacoli Pardon Monsieur Totò e Totò dietro le Quinte per la regia di Mario Di Gilio. Con Miele e con Matilde Amorosi ha scritto il libro Ogni limite ha una pazienza, pubblicato da Rizzoli e dedicato a Totò. Liliana De Curtis ha dedicato diversi libri biografici alla memoria del padre, fra cui Malafemmena, pubblicato nel 2009 per Mondadori. Il 6 dicembre 2011, dopo una lunga malattia, morì la figlia Diana. Il 21 settembre 2013 partecipò alla festa di san Gennaro organizzata a Napoli, dove ricevette un premio alla carriera. Liliana si è a lungo battuta per la riapertura del museo dedicato a Totò nel Palazzo dello Spagnolo, magnifico gioiello barocco nel cuore del Rione Sanità, insieme con la figlia Elena. Una struttura più volte annunciata ma che non ha mai visto la luce e aspetta ancora, dopo decenni di rinvii, una tardiva agibilità, mentre l’edificio in cui nacque il Principe della risata, in via Santa Maria Antesaecula giace nel degrado.