BARONISSI – «Immagina te stesso in una barca sul fiume/con alberi di mandarino e cieli puliti/Lucy nel cielo con diamanti…». C’è più di un pezzo di storia della band di Liverpool – ed un omaggio rievocativo alla melodia scritta da Lennon e McCartney – nella scultura firmata Nicola Salvatore inaugurata questa sera in via Tommaso Sanseverino.
“Lucy in The Sky with Diamonds” è il link che unisce i Beatles a Baronissi. Un ponte fra passato, presente e futuro. Naso all’insù. E lo sguardo illuminato da quel diamante largo tre metri incastonato in cima all’opera d’arte, in un abbraccio di assi in acciaio alte 16 metri che si inerpicano verso il cielo.
«È un faro, un riferimento che, data l’altezza, consente di essere vista da Fratte come dalla superstrada Salerno-Avellino – sottolinea Massimo Bignardi, direttore del Frac – ma è anche un corpo giovane con arbusti in elevazione: richiamo simbolico al territorio dei “saperi” della facoltà di Medicina che ha sede proprio a Baronissi».
“Lucy in the Sky with Diamonds” è la seconda opera d’arte commissionata dal Comune di Baronissi per festeggiare i duecento anni di storia della comunità. Un anno fa l’artista Enzo Bianco ripercorse sui muri di piazzetta Notari, cuore dell’antica Baronissi, le tappe di un viaggio lungo due secoli e scandito dal fascino della storia.
Dalla ceramica di Bianco all’acciaio di Salvatore.
Il passaggio dal passato al presente, con lo sguardo proiettato al futuro.
«È una scelta, quella di insistere sulla riqualificazione urbana dei luoghi – spiega il sindaco Giovanni Moscatiello – perché diventino luoghi di incontro e di socializzazione di una nuova generazione, quella del terzo millennio, e al tempo stesso per continuare ad estendere nel territorio cittadino la vivacità di esperienze creative già ben promosse dalle attività del Frac Museo-Fondo Regionale d’Arte Contemporanea. L’intento è di insistere su un processo di aderenza alla contemporaneità, di accogliere il processo di trasformazione dell’idea di periferia, riaffermando il senso di uno spazio creativo inserito nella città-territorio, così come si sta configurando da tempo la dinamica urbanistica della nostra Baronissi. Al contempo significa anche porgere e dare vitalità al patrimonio urbano nel suo insieme di civitas e di urbs, ponendo attenzione alle manualità tipiche dell’artigianato artistico presenti nel territorio, com’è stato per l’intervento in ceramica della piazzetta Notari e quelle nuove tecnologie che caratterizzano i nostri anni»
«La pratica di confronto con il “luogo” evidenzia – dichiara Massimo Bignardi direttore Frac – il rinnovato desiderio di Nicola Salvatore di segnare la città che si carica della necessità di coniugare memoria e storia: insomma operare nel territorio dei ricordi, attingendo da essi immagini che possono contribuire a rigenerare il processo partecipativo della comunità, così com’è stato per il passaggio di balene che realizzò, come azione performativa nell’urbano, nel 1975 a Salerno. Il titolo, non poteva essere diversamente, si rifà ad una celebre canzone dei Beatles degli anni Sessanta. Dalla prima strofa l’artista, in gioventù bassista e voce di una band rock locale, attinge il senso di prospettiva che il faro dovrà disegnare alla collettività: «Immagina te stesso in una barca sul fiume, / con alberi di mandarino e cieli puliti /…».
Alla cerimonia hanno parteciperanno anche il Coro Musica In-Teen Chorus-Insieme per Caso, diretto da Biagio Capacchione, l’Accademia dello Spettacolo di Baronissi, diretta da Gaetano Stella, la Banda musicale di Baronissi, diretta da Fabio Scuoppo ed il trombettista Clemente Gaeta.