AVELLINO – Disoccupazione, usura, lavoro nero: i dati del 2013 presentati dall’Osservatorio della Cisl fotografano una situazione di crisi preoccupante per la provincia di Avellino. Il tasso di disoccupazione si attesta al 17,3 per cento ma quella giovanile sale al 58,5.

Nello scorso anno, 16 mila lavoratori sono stati licenziati e il comparto maggiormente colpito è stato quello dell’edilizia: nel triennio 2010-2013, 2.500 i posti di lavoro andati perduti insieme a 315 imprese: 1.638 quelle attive rispetto alle 1.953 del 2010. Altri dati poco confortanti, vengono dalla Commissione per l’emersione del lavoro nero, della quale fanno parte Inps, Inail, Ispettorato del lavoro, Questura, Guardia di Finanza e Carabinieri: su complessivi 2.248 controlli, sono risultate irregolari 1.560 aziende e quasi 1.500 lavoratori per quasi dieci milioni di euro di evasione fiscale. Anche in Irpinia i dati sull’usura si avvicinano alla media regionale, con un indice di rischio pari ad oltre il 169 per cento, 69,2 in più rispetto alla media nazionale.

 

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