Bonus Natale. Per le famiglie con redditi bassissimi arriva un Natale un po’ meno amaro. Sono in arrivo infatti due tipi di “bonus Natale” che riguardano da una parte i pensionati e dall’altra le famiglie in difficoltà. Ma andiamo con ordine e iniziamo dall’Inps. A partire da fine novembre l’Istituto di previdenza erogherà un bonus di 150 euro ma solo ai pensionati che ricevono un assegno annuale inferiore ai 6.695,91 euro annuali. L’erogazione del bonus è automatica: non occorre presentare alcuna domanda. Per ottenerlo il pensionato oltre alla rendita Inps non deve avere un reddito complessivo superiore ai 10.043,87 euro annuali. La gratifica arriverà anche ai pensionati che ricevono meno di 6.850,85 euro annui ma per cifre inferiori ai 150 euro. Come è noto i pensionati Inps riceveranno con la prossima erogazione anche la tredicesima e il bonus – per chi ne avrà diritto – rimpolperà ulteriormente la propria rendita. Rendita che si può ritirare alle Poste a fine novembre oppure si materializzerà sui conti correnti il primo di dicembre.

La musica cambia completamente per l’altro bonus di Natale, quello destinato a dare una mano ai nuclei familiari che sono in affanno. Questo è un bonus per fare la spesa (oppure per comprare medicine) e viene erogato da ogni singolo Comune dopo la presentazione di una apposita domanda al sindaco della città o paese di residenza. L’importo può variare a seconda dei criteri che ogni Comune stabilisce, ma in linea di massima va da 50 a 700 euro a famiglia. Attenzione: a livello nazionale sono stati stanziati 500 milioni (con il Decreto Legge 25 maggio 2021, n.73) distribuiti ai vari Comuni che ne hanno fatto richiesta. Questi fondi sono a esaurimento: chi fa prima la domanda (sempre se ne ha diritto) riceve i soldi solo se l’apposito fondo non si è esaurito.

In alcuni Comuni le domande sono scadute il 30 novembre, in altri non c’è alcun limite temporale. Per ottenere questo bonus-spesa bisogna avere due requisiti di base: un Isee familiare non superiore agli 8.000 euro annui e non bisogna essere titolari di altri sussidi. Per capirci: chi riceve il reddito di cittadinanza non può chiederlo. Attenzione: alcuni Comuni hanno deciso autonomamente di concedere il bonus a famiglie con Isee superiore agli 8.000 euro se dimostrano che la loro situazione economica ha subito un tracollo negli ultimi mesi. I cittadini stranieri possono ottenere il bonus se in possesso di regolare permesso di soggiorno. Pertanto chi ritiene di poter ottenere questo bonus farebbe bene a informarsi presso gli uffici comunali (o sui siti Internet) oppure presso i Caf (Centri di assistenza fiscale) generalmente legati ai sindacati. Generalmente le domande vanno presentate agli Sportelli sociali dei Comuni.

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