In piu’ di 28 mila hanno cliccato sulla pagina del sito di Ikea per allegare il proprio curriculum e sperare nel posto fisso. Una corsa a ostacoli appena iniziata (le preselezioni si sono chiuse ieri), con l’obiettivo di essere tra i 200 prescelti che comporranno il nuovo staff del secondo store toscano della multinazionale del mobile low cost.
L’apertura e’ prevista entro la primavera prossima, dopo un iter accidentato che non ha risparmiato polemiche politiche ai massimi livelli: anche il presidente Ue Manuel Barroso critico’ le lungaggini nelle risposte del comune di Vecchiano (Pisa) a Ikea. Sei anni trascorsi tra dibattiti pubblici, veleni e accuse incrociate. Poi il ritiro della candidatura da parte di Ikea, un paio d’anni fa, e la corsa istituzionale contro il tempo per salvare la faccia e non perdere una grande occasione di creare nuova occupazione. E fu proprio Pisa a salvare l’Italia e la Toscana dalla figuraccia internazionale offrendo il terreno necessario, ai Navicelli, per costruire il nuovo negozio. Da allora per migliaia di toscani costieri e’ iniziato il sogno del posto fisso: moltissimi dei 28.616 candidati che hanno fatto domanda, e che vivono per lo piu’ nelle province di Livorno, Pisa e Lucca, cercano un lavoro sicuro, o almeno meno traballante di quello attuale. ”Sono segretaria in una piccola azienda livornese – racconta Donatella – e ho fatto domanda all’Ikea perche’ la crisi morde e ho paura che da un giorno all’altro i miei titolari mi dicano che non hanno piu’ bisogno di me”. Del resto, le fa eco Maurizio, pisano, operaio in una piccola azienda edile, ”la speranza e’ quella di trovare un’occupazione stabile che non risenta della congiuntura generale”. Ma lo sbarco di Ikea a Pisa piace anche a moltissimi potenziali clienti pronti ad arredare casa a basso costo, senza rinunciare all’estetica e a una certa qualita’: ”Non ci possiamo permettere l’arredamento griffato – concludono Matteo e Alice, neosposi di Pontedera – e siamo convinti che l’arrivo di Ikea non danneggera’ il mercato dei grandi mobilifici della zona. Semmai e’ un’opportunita’ per tanti come noi che vogliono arredarsi casa un pezzo alla volta e facendo i conti con stipendi che non bastano mai, tra mutui e bollette da pagare”. Tra i candidati in corsa ci sono anche alcuni loro amici: ”Speriamo di andarli a trovare all’Ikea nelle domeniche piovose d’inverno, quando andremo a farci un giro in cerca di divani, accessori per la cucina e, perche’ no?, la cameretta per il bambino che prima o poi verra”’.