Fra le coperture per la cancellazione della seconda rata Imu c’è l’aumento al 128% per il 2013 (al 127% nel 2014) dell’acconto Ires per banche e assicurazioni, oltre all’aumento delle accise su carburanti a partire dal 2015.

Presente, nella bozza del dl di cui l’ANSA ha preso visione, anche l’acconto sull’imposta del risparmio amministrato. Mentre si delinea la copertura del taglio alla seconda rata dell’Imu per il 2013, governo e maggioranza stringono i tempi sulla legge di stabilità per definire un accordo sulle imposte sulla casa e sul cuneo fiscale. Infatti sabato alle 13 arriveranno tutti gli emendamenti dei relatori e del governo, su questi temi centrali. La novità dovrebbe essere un incremento di oltre un miliardo che il governo metterebbe in più su queste misure. E su tutto incombe l’incognita dell’atteggiamento di Forza Italia, con il vicepremier Angelino Alfano che spinge perché sia evitato il voto di fiducia sul provvedimento. Fra le coperture per la cancellazione della seconda rata Imu, in una bozza anticipata dall’Ansa, c’è l’aumento al 128% per il 2013 (al 127% nel 2014) dell’acconto Ires per banche e assicurazioni, e dal 100% al 101% per le società, oltre all’aumento delle accise su carburanti a partire dal 2015. In attesa che il decreto sia varato martedì prossimo dal Consiglio dei ministri, il governo è stato impegnato in Senato, in commissione Bilancio, con la legge di stabilità. Sono stati votati due articoli, con l’accoglimento di alcuni emendamenti. Il governo da parte sua ha presentato in serata una serie di proposte di modifica con tagli di spesa, ma anche aumenti di imposte con il fine di incrementare il Fondo taglia tasse di 602 milioni nel biennio 2014-2015. Tra i tagli, quelli imposti alle Autority, che dovranno risparmiare il 10%, e quelli che verranno dalle elezioni e dai Referendum: si voterà un solo giorno e le schede saranno più piccole così da risparmiare carta. Ma il cuore del provvedimento, vale a dire il cuneo fiscale e le nuove imposte sulla casa non sono state ancora trattate in commissione, benché siano state al centro di incontri tra il governo, i relatori (Giorgio Santini del Pd e Antonio D’Alì di Ncd) e la maggioranza. Il governo ha fatto sapere di essere disposto a mettere sul piatto fino a un altro 1,3 miliardi per i due capitoli, anche se mancano all’appello coperture per circa 300 milioni. In nottata ulteriori incontri dovrebbero portare alla soluzione e a emendamenti. Santini ha annunicato che entro le 13 verranno presentati gli emendamenti e dalle 15 inizierà l’esame e il voto, con tanto di seduta notturna. Per quanto riguarda il cuneo si lavora sulla base di una proposta di Rita Ghedini (Pd), che concentra i benefici per il 2014 sui redditi medio-bassi (intorno ai 30.000 euro). Sulla casa l’idea è che si paghi meno, tra Imu e Tarsu, del 2012: si punta al momento sulle detrazioni e su un tetto per le aliquote che i comuni potranno applicare, così che chi nel 2012 non ha pagato l’Imu, continui ad essere esentato

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