La Casa Bianca e il Congresso raggiungono in extremis – secondo indiscrezioni – un accordo preliminare per l’aumento del tetto del debito e per evitare il default. Le parti continuano a lavorare per la messa a punto dei dettagli: la Casa Bianca non commenta le indiscrezioni sull’accordo raggiunto.

Il Senato potrebbe votare il piano, se i negoziati si chiuderanno, all’una, alle 19.00 ora italiana. La palla poi passera’ alla camera che non e’ ancora chiaro quando votera’: non c’e’ alcuna sessione in programma ma il leader dei repubblicani, Eric Cantor, ha detto che i parlamentari sono pronti a rientrare rapidamente se sara’ necessario. Il piano prevedrebbe un aumento del tetto del debito fino a 2.800 miliardi di dollari e tagli alle spese leggermente superiori. L’aumento del debito avverrebbe in due fasi, la prima da 1.000 miliardi di dollari immediata. Una commissione dovrebbe poi raccomandare, entro il Giorno del Ringraziamento, ulteriori tagli fino a 1.800 miliardi di dollari per un secondo aumento del tetto del debito in grado di coprire i bisogni finanziari del paese fino a dopo le elezioni: se il Congresso non approvera’ i tagli entro la fine di dicembre scatteranno tagli automatici alla spesa. Al Congresso sarebbe richiesto di votare un emendamento alla Costituzione per un budget bilanciato, ovvero che consente al governo di spendere solo quanto raccolto con le entrate fiscali, ma l’approvazione non e’ necessaria. L’emendamento per un budget bilanciato riscuote l’appoggio degli americani con il 74%, secondo un sondaggio della Cnn, che lo appoggia a fronte di un 24% che lo respinge.

 

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