di Mario De Michele
Dario Abbate mi costringe a malincuore a fare una disquisizione semantica e filosofica. Commentando su Fb un articolo a mia firma sulla nomina a sub-commissario dell’Asl di Caserta del cognato di Franco Liguori, candidato Pd alle regionali, l’esponente Riformista ha usato un termine tranchant: “Caro Direttore, questo Suo articolo è squallido”. Giudizio rispettabile e legittimo. Ma credo sia doveroso verificarne la fondatezza. E quindi, dizionario Treccani alla mano, riporto il significato dispregiativo dell’aggettivo squallido: “Spregevole, sordido, abietto”. Bene. Per ”ricercare la verità” ricorro al metodo socratico, la maieutica, nella speranza che Abbate non consideri squallido anche il filosofo greco. E pongo al dirigente dem una serie di domande sul mio “articolo squallido” per valutarne la confutabilità. Primo quesito. È squallido informare i lettori che il cognato di un candidato alle regionali ha beneficiato dalla politica di un incarico in un settore importante come la sanità? Secondo quesito. E’ squallido che Liguori proponga suo cognato per quell’incarico? Terzo quesito. E’ squallido fare una valutazione sull’opportunità che un trombato alle regionali spinga per candidarsi a sindaco della sua città, Aversa, dove ha ottenuto un clamoroso flop in termini di voti? Le prossime domande socratiche riguardano direttamente Abbate “il censore” (nell’accezione latina del termine) così forse potremmo intenderci sul significato di squallore. Prima domanda. E’ squallido installare le tende davanti alla sede romana del Pd per consegnare ai vertici nazionali dossier contro Nicola Caputo (all’epoca indagato per il caso dei rimborsi ai consiglieri regionali) per impedirgli di essere candidato alle politiche 2013 nella speranza di ottenere un posto “utile” in lista? Seconda domanda. E’ squallido, dopo l’esclusione di Dionigi Magliulo alle ultime regionali, amoreggiare (da Riformista) con lo stesso Caputo nell’auspicio che l’eurodeputato non candidasse un suo “uomo” per ottenere il suo appoggio elettorale? Terza domanda. E’ squallido che alle ultime comunali a Marcianise, come ha sostenuto il candidato sindaco del centrosinistra Filippo Fecondo, Abbate sia ricorso scientificamente al voto disgiunto per sostenere Ciro Foglia, uno degli avversari di Fecondo? Quarta domanda. E’ squallido che, dopo le dimissioni di Raffaele Vitale, il “rivoluzionario” Abbate abbia giocato su una decina di tavoli tramando sottobanco e a giorni alterni con gli ex dissidenti e i sostenitori del segretario dimissionario? Potrei proseguire ma credo che basti così. Mi astengo da qualsiasi commento. E mi affido a Socrate e alla maieutica.