di Mario De Michele
Non è facile rincorrere il lungo treno di bugie lanciate come coriandoli a Carnevale dalla coalizione di destra che al ballottaggio di Aversa sostiene Gianluca Golia, il candidato sindaco uscito dal cilindro magico del prestigiatore Pasquale Giuliano. L’ex parlamentare si sta dimostrando un puparo di levatura internazionale. Sinceri complimenti. In una nota stampa Lega, cuore della coalizione, Forza Aversa, Noi Aversani e Aversa a Testa Alta hanno seguito in perfetto stile fascista (è più forte di loro) l’impostazione di Hitler: “Più grande la menzogna più grandi le probabilità che venga creduta”. Consapevoli di una sonora sconfitta elettorale hanno rinunciato a salvare la faccia e cercano di capovolgere la realtà. Nel comunicato stampa (a dire il vero scritto molto bene, Giuliano conosce la lingua italiana) sostengono che i componenti della coalizione di centrosinistra “reagiscono con una piedigrotta di menzogne, lanciando accuse ed offese al nostro candidato sindaco, implicitamente definendolo, addirittura, come “un utile idiota” o svilendolo in ventriloquo di un nostro ex parlamentare (Giuliano, ndr)”.
Ad una prima lettura ci è venuto da ridere. Ci siamo chiesti: possibile mai che le critiche lanciate da Campania Notizie vengano addebitate ad Alfonso Golia e company? Siamo di fronte a pura e cristallina ciucciaggine politica e culturale. Se i responsabili di Lega, Forza Aversa, Noi Aversani e Aversa a Testa Alta non sono nemmeno in grado di distinguere il ruolo dell’informazione da quello della politica come pretendono di governare una città civile e liberale come Aversa? Ah sì, i signori della destra sono abituati agli organi di regime, ai servizievoli giornalini online diretti, si fa per dire, da personaggetti in cerca di autore con parenti strettissimi candidati nella lista della Lega. Egregio Gianluca Golia si ficchi bene nella testa, lei con i suoi compagni di merenda, che non esistono solo pseudogiornalisti ridotti a cagnolini di compagnia. C’è anche chi fa un’informazione libera, slegata da logiche redditizie e vantaggiose. Se ne faccia una ragione, lei con i suoi sodali.
Ubriacati dal lungo rosario di menzogne sgranato in questi giorni gli esponenti di Lega, Forza Aversa, Noi Aversani e Aversa a Testa Alta si sono dati la zappa sui piedi sempre nel tentativo di buggerare gli elettori. “Di fronte a queste infantili ed offensive (per loro stessi) allusioni, contornate da pseudoanalisi populistiche, usando la stessa arma, – afferma la destra aversana – si potrebbe allora parlare di manipolazione o di ventriloquio del loro candidato sindaco (Alfonso Golia, ndr) per conto di una compagnia di giro ben nota nel non esaltante panorama politico della sinistra locale e regionale”. Benissimo. Restiamo sul loro terreno. Anche Alfonso Golia sarebbe il ventriloquo non si sa bene di chi, abbiano almeno il coraggio di fare nomi e cognomi. Confrontiamo la storia politica dei due aspiranti primi cittadini. Gianluca Golia: poco più di cento voti alle precedenti comunali, nessun ruolo politico, zero impegno per il territorio. In sintesi, non pervenuto. Alfonso Golia: fin da giovane militante politico e attivo nel mondo dell’associazionismo e del volontariato, dirigente di partito, circa mille voti alle passate comunali. In altre parole, non c’è partita. Lo sanno anche i sanpietrini di via Roma che Gianluca Golia, brillante intrattenitore durante aperitivi e serate al bar, è legato mani e piedi a Pasquale Giuliano. La prossima volta per conferma pubblicheremo l’audio con la testimonianza di un sanpietrino.
Eppure quelli della destra vorrebbero accusare Alfonso Golia di essere un ventriloquo. Ma stavolta andrà male agli untori di bugie. La favoletta del rinnovamento suona come una buffonata in bocca a gente come Augusto Bisceglia, componente di una dinastia politica forse mai vista prima. Nonno, padre e figlio sempre lì a capotavola. Per non parlare di Francesco Baldi che ha condotto una campagna elettorale molto sfarzosa e dispendiosa. Il candidato della Lega è stato supportato politicamente da Elia Barbato. Proprio lui. Quello che è stato assessore per anni nel centrodestra e nonostante la lunga permanenza nell’esecutivo nessuno si ricorda di un risultato positivo ottenuto. Per onestà intellettuale non sappiamo, proprio per i suoi disastri amministrativi, quanto abbia inciso in termini di voti. Però inneggiare al rinnovamento con lupi di lungo corso come Barbato è davvero troppo. Al limite del patologico. Del resto Rodari sosteneva che “nel paese della bugia la verità è una malattia”.
Giusto per limitarci all’essenziale, poi ne riparleremo, tra il nuovo che avanza troviamo Rosario Capasso, candidato alle scorse comunali con il centrosinistra, più volte consigliere comunale. Uno solito postare su Facebook la foto di Mussolini mentre fa il saluto romano. Che bella roba. E dulcis in fundo Gianpaolo Dello Vicario che non perde occasione per far rimpiangere il papà, esponente storico e di spicco di una destra sociale coerente e composta in buona parte da persone serie e competenti. Dello Vicario jr invece non ha avuto remore a passare da An al Pdl e poi a Forza Italia. Oggi ha candidato il fratello Luigi nella Lega. Quella stessa Lega guidata a livello provinciale da Salvatore Mastroianni, braccio destro di Paolo Romano, ex presidente del consiglio regionale del Pdl. L’elenco dei voltagabbana è ancora lungo. Come detto, poi stileremo quello completo. Con questi “morti politici ancora caldi in mezzo alla stanza” la coalizione di Gianluca Golia ha il coraggio di puntare l’indice inquisitore contro gli avversari ponendo una serie di interrogativi: “Scusate, ma chi soffierà in queste ‘vele del rinascimento?’ Chi sono i volti freschi della proclamata nuova stagione? I vostri attuali consiglieri che sono stati consiglieri comunali o sostenitori del centrodestra in quegli anni che voi indicate come quelli del malgoverno cittadino?”.
Anche in questo caso non hanno gli attributi per fare nome e cognome del politico “incriminato”. Ma il riferimento è chiaramente a Paolo Santulli. L’ex parlamentare è accusato di essere approdato da Fi al Pd. Verissimo. Poniamo noi una domanda facile facile ai signori della destra di Lega, Forza Aversa, Noi Aversani e Aversa a Testa Alta: sapete la motivazione politica per cui Santulli ha abbandonato il partito di Berlusconi? Perché ha sempre combattuto l’imperatore Nicola Cosentino. E sapete chi ha inserito nelle liste bloccate Pasquale Giuliano consentendogli di essere eletto più volte in Parlamento? L’imperatore Nicola Cosentino. Direbbe Orwell: “In tempi di menzogna universale dire la verità è un atto rivoluzionario”.
P.S. Lo scrivente è distante anni luce dal Pd. A scanso di equivoci.