di Mario De Michele

Andata 611,5 chilometri in 6 ore e 23 minuti passando per l’A1. Ritorno idem. Per un totale di 1.223 km e 12 ore e 46 minuti di viaggio per andare e venire da Gricignano d’Aversa a Ferrara. Siamo partiti di notte e abbiamo fatto rientro di giorno. Ne è valsa la pena. Non siamo tornati a mani vuote. Siamo riusciti a procurarci un documento preziosissimo che fa definitivamente luce su una vicenda di uno squallore politico e personale forse mai visto prima a livello locale. Ci riferiamo alla fantomatica “bomba giudiziaria” che Vittorio Lettieri avrebbe sganciato su Vincenzo Santagata. Beh, il candidato sindaco di Gricignano al centro ha fatto miseramente cilecca. L’ex vicesindaco aveva preannunciato già alcuni mesi fa che avrebbe scaraventato fuori dall’armadio tutti i presunti scheletri dell’aspirante primo cittadino di SiAmo Gricignano. Ma dall’armadio di Santagata è uscita solo una grande figuraccia per Lettieri. Un falso allarme bomba. Tutta una montatura. Per niente edificante. “Ho saputo – ha tuonato il leader di Gricignano al centro in uno dei due video pubblicati su Fb – che Santagata risulta essere coinvolto in diverse vicende, non in un’unica vicenda, riguardanti dichiarazioni mendaci, la distruzione e l’occultamento di scritture contabili e l’indebita compensazione di Iva derivante da false fatturazioni. Il fatto che abbia pubblicato un documento inerente alla procura di Napoli Nord non garantisce che non sia coinvolto in altre vicende in altre procure”.

La procura che interessa a Lettieri è quella di Ferrara, dove a suo dire Santagata sarebbe stato indagato o addirittura processato per gravi reati. Bene. Lo accontentiamo noi di Campania Notizie. Nell’incipit del pezzo abbiamo fornito tempo di percorrenza, chilometri e itinerario stradale per raggiungere Ferrara e ritornare. Grazie a una “delega regolare” e non “appezzottata” abbiamo richiesto agli uffici preposti della Procura di Ferrara l’ormai famoso certificato 335 (tanto agognato da Lettieri) contenente vita, morte e miracoli di Santagata. Beh. Brutte notizie per il candidato sindaco di Gricignano al centro. L’ex sindaco è “pulito”. Lindo e pinto (guarda la foto sotto). Così come è risultato anche nel 335 della procura Napoli Nord. “Sono un garantista convinto – ha affermato Lettieri sempre in uno dei due video social – e non sto condannando nessuno. Mi delude il fatto che Santagata sapesse già da tempo di essere coinvolto in queste vicende e non mi ha mai avvisato del suo coinvolgimento. Una persona che ha nascosto un coinvolgimento così importante ai propri candidati immaginate in futuro cosa sarebbe capace di nascondere ai propri concittadini”.

Azz!!! E menomale che è un garantista convinto. Per Lettieri il suo avversario è un bugiardo perché ha nascosto una cosa che non ha fatto. Figuriamoci che avrebbe vomitato contro Santagata se l’ex primo cittadino dalla nascita ad oggi fosse stato multato più di una volta per divieto di sosta. Suvvia, egregio Lettieri, anche un non vedente si accorgerebbe che da mesi si sta coprendo di ridicolo arrampicandosi sugli specchi per giustificare con buche stradali e salumi il blitz per mandare a casa Santagata dopo 4 mesi di mandato (luglio e agosto inclusi). Su questo si potrebbe anche sorvolare. È solo propaganda. Becera. Ma propaganda. Quello che fa tremare i polsi è il “metodo poliziesco” adottato in campagna elettorale. Visure camerali, precedenti penali e di tutto e di più per screditare l’avversario. Quello che ci allarma (stavolta non è un falso allarme) è che chi si propone a guidare un Comune pur di vincere si riduca a ricorrere a mezzi da Gestapo. Proviamo a metterci nei panni di un cittadino di Gricignano. Che garanzia dà un sindaco che coltiva l’hobby dell’investigatore? Che libertà d’azione avrebbe l’opposizione rispetto ad una sorta di intimidazione giudiziaria? E la gente non si sentirebbe sempre sotto ricatto visto che il primo cittadino ha accesso anche a dati sensibili?

Ecco questo è l’aspetto terrorizzante del falso caso creato da Vittorio Lettieri. Nei sistemi totalitari si conquista il potere annientando l’avversario ad ogni costo e con tutti i mezzi. In democrazia vigono altre regole. Per fortuna. Egregio Lettieri, è ancora in tempo per ritornare sui binari di un dibattito civile. Si fermi. Per le persone serie e perbene è sempre meglio perdere le elezioni che perdere la faccia.

 

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