di Mario De Michele
Chi ben comincia è a metà dell’opera. E Raffaele Vitale ha iniziato col piede giusto la sua avventura di leader provinciale del Pd. Ha superato di slancio il primo banco di prova: la nomina della segreteria del partito. Il sindaco di Parete sarà affiancato da una pattuglia composta da giovani, donne, amministratori locali e segretari di circolo. Il giusto mix per avviare la tanto agognata fase di rilancio del Pd casertano. Scegliere come suo vice Pasquale Stellato, segretario provinciale dei Giovani democratici, va nella chiara direzione del cambiamento.
Nel solco del rinnovamento si inserisce anche l’incarico di coordinatore dell’esecutivo a Marco Villano, consigliere comunale di Aversa. Due giovani (già con un consistente bagaglio di esperienza politica) che hanno dato una spinta decisiva alla vittoria di Vitale. Villano ha avuto l’intuizione, già molto prima del congresso, di mettere in campo una proposta nuova, sia nei contenuti, ma soprattutto nelle facce, che ha aggregato un’ampia fetta del partito, costringendo i “big” in un angolo. Stellato, dal canto suo, ha raccolto quanto seminato negli ultimi anni: i Giovani democratici sono diventati un punto di forza del Pd. E hanno svolto un ruolo di primo piano (numerico e politico) nel congresso.
Ineccepibile anche la scelta del responsabile organizzativo, caduta su Franco De Michele. Sulla scorta della sua esperienza e grazie alla sua capacità di dialogo, il capogruppo Pd al Comune di Caserta saprà rimettere in connessione il partito provinciale con i circoli. Un lavoro arduo ma necessario. Anzi indispensabile. Il gap tra il livello centrale e quello periferico ha rappresentato negli ultimi anni uno dei principali punti deboli del Pd di Terra di Lavoro. Riannodare i fili con i territori significa aprirsi all’esterno e chiudere la stagione dell’autoreferenzialità.
Vito Marotta merita una menzione speciale. Il segretario del Pd di San Nicola la Strada ha sempre lavorato sodo. In questi anni si è dato anima e corpo al partito. Ha coordinato le campagne elettorali di Lucia Esposito alle Regionali, alle Parlamentarie e alle Politiche. E da anni guida con passione e impegno il circolo sannicolese, che negli ultimi appuntamenti elettorali ha sempre fatto registrare risultati tra i migliori della provincia. Insomma, la nomina di Marotta nella segreteria è un riconoscimento politico conquistato sul campo. E quello di responsabile dei circoli è un incarico che gli calza a pennello.
Poco da dire sulla nomina di Luigi Munno a responsabile degli enti locali. Quale scelta migliore di un sindaco, che tra l’altro è anche molto apprezzato. L’unica nota dolente riguarda le donne. Telia Frattolillo (Responsabile Programmazione territoriale) e Raffaella Zagaria (Responsabile Elettorale) certamente si faranno valere, ma le donne del Pd avrebbero meritato maggiore visibilità. Sarebbe stato un ulteriore segnale di cambiamento. A conti fatti Vitale parte bene. Ha superato alla grande il primo scoglio. Ma d’ora in avanti sulla sua strada si frapporranno altri ostacoli impegnativi.
Il vero rinnovamento va praticato, non predicato. E le buone pratiche dovranno passare il vaglio delle scelte concrete, come ad esempio l’indicazione dei nomi che comporranno gli enti strumentali al momento del loro rinnovo. Che criteri adotterà il Pd? Prevarrà la logica correntizia o saranno premiati merito e competenza? I “big” continueranno a fare spazio ai giovani oppure imporranno la loro presenza negli enti gestionali? Non sarà facile per Vitale sciogliere questi nodi. Noi abbiamo la sensazione che rispetto ai posti che “contano” i dirigenti di lungo corso diranno alle nuove leve: “Il partito lo gestite voi, il potere noi”.