Avvocato Golino, al giro di boa della campagna elettorale è ancora convinto che sia Vincenzo De Luca il prossimo governatore della Campania?
«E’ come potrei ricredermi… La mia convinzione, in queste settimane si è consolidata. De Luca ha dimostrato di essere l’uomo giusto per poter governare la Regione Campania. Determinazione, operatività fanno di lui il presidente ideale. Del resto la sua storia parla chiaro. De Luca ha avuto la capacità di trasformare Salerno: da anonima città del Mezzogiorno a meta appetita sia per turisti che per investitori. Caldoro è stato un sedicente contabile che ha dimostrato di difettare della principale dote che un politico dovrebbe avere: la capacità di programmazione. Tagliare tutti i costi e i servizi non significa risanare…
Qual è il segno di questi cinque anni di Caldoro?
Beh, la risposta è presto data: poco… E’ una figura che non ha il carisma e lo spessore politico per guidare la terza regione d’Italia e la prima del Mezzogiorno».
Sulla testa di De Luca pende la spada di Damocle della legge Severino. I detrattori del centrodestra dicono che è incandidabile perché un condannato…
«Mi fanno sorridere le accuse del centrodestra. Il giustizialismo messo in campo da parte di chi si è trovato a dover fare i conti con ben altri problemi è squallido. Mi sento di poter affermare che la legge Severino è palesemente incostituzionale: in un Paese garantista come il nostro, una persona non può essere interdetta da una attività, a cominciare da quella politica, solo per il fatto di essere imputato in un processo non ancora definito. Per di più, nel caso di specie, per il reato di abuso di ufficio che, senza concussione, rappresenta forse appieno la determinazione di De Luca, uomo del fare, disposto a forzare per il bene della collettività le strette maglie della burocrazia italiana. Come dire: puniamo chi vuole fare con determinazione e premiamo con l’ovvia impunità chi invece è sterile e improduttivo.
La sua campagna elettorale impostata sul modello delle amministrative la porta, inevitabilmente a parlare con tante persone. Cosa si sente in giro? C’è ancora il mito di Forza Italia?
«Ogni giorno che passa, da parte di tutti si sta consolidando la convinzione che De Luca e la sua squadra possano essere la soluzioni ai problemi della Campania. Forza Italia è in caduta libera. I numeri degli anni precedenti sono solo un lontano ricordo, Forza Italia uscirà fortemente ridimensionata da questa competizione regionale sia nella rappresentanza che nei numeri. Non eleggerà più di un consigliere regionale».
Con quali strumenti sta girando in questa campagna elettorale?
Innanzitutto le dico che, come avrà certamente notato, la mia non è una campagna “estetica” ma sostanziale. Non ho poster dislocati in tutta la provincia né autobus con il mio brand. La mia campagna elettorale è fra la gente. Le mie armi sono l’eloquio e la mia modesta esperienza politica, sana e onesta. L’esperienza di un uomo che ha sempre lavorato in silenzio sul territorio. E credo di essere uno dei pochi che gira garantendo solo onestà e tutela degli interessi collettivi. Per tanti, invece, siamo alle solite. Promesse di assunzioni, imprenditori facoltosi pronti a realizzare grandi opere, ma con strumenti tecnico-amministrativi totalmente fuori luogo. Addirittura in queste ore si parla di project finanzing per risolvere il problema delle emergenze. Come dire che non sono emergenze… ».
Lei come si pone di fronte a questi comportamenti?
«La cattiva politica ci riprova a gettare l’esca e a giocare sulle necessità della gente è giunto il momento di dire basta alle false promesse e a smascherare chi ha affossato questo territorio. Non farò sconti a nessuno in questo scorcio di campagna elettorale. La sfida di questa tornata elettorale è quella tra la buona politica che tenta di affermarsi e la conservazione dei poteri forti che lavorano al loro consolidamento. Non possiamo permetterci di affossare ulteriormente la nostra terra dando ancora credito a queste persone».