Nel primo decreto aiuti del governo Meloni, «in corso di perfezionamento (c.d. “Aiutiquater”)», saranno riproposti i crediti di imposta a favore delle imprese e il taglio delle accise sui carburanti fino al 31 dicembre. Lo si legge nella Nadef, pubblicata dal Mef, in cui si sottolinea che «il Governo ha deciso di confermare l’obiettivo di deficit per il 2022 del DEF e di utilizzare il risultante spazio di bilancio, quantificabile in poco più di nove miliardi, in larga parte a copertura di nuove misure di mitigazione del costo dell’energia». «Il Governo ha giurato il 22 ottobre e in meno di due settimane ha raggiunto due obiettivi importanti: liberare oltre 30 miliardi di euro (9,1 miliardi per il 2022 e 21 miliardi per il 2023) per mettere in sicurezza famiglie e imprese dal caro bollette e compiere il primo passo sul fronte della sicurezza energetica nazionale». Lo scrive sui social la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. «Concentreremo le risorse a disposizione – spiega – per aiutare gli italiani a far fronte all’aumento del costo dell’energia, senza disperdere risorse in bonus inutili». Intanto la Meloni ha convocato i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil, Maurizio Landini, Luigi Sbarra e Pierpaolo Bombardieri per mercoledì, 9 novembre, alle 16.00 a palazzo Chigi. Lo si apprende da fonti sindacali. «Tanti annunci, molte promesse. Ma la sostanza è che la prima scelta di finanza pubblica del Governo Meloni è aumentare il deficit. Che farà aumentare il debito. Che renderà l’Italia meno sovrana e autonoma e più dipendente dagli altri». Lo scrive su Twitter il segretario del Pd, Enrico Letta.

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