“Sindaco Franco Matacena, si assuma l’ultima e più grande responsabilità. Con uno scatto d’orgoglio e dignità istituzionale, si dimetta. Restare aggrappato alla poltrona in questa fase di palese crisi e immobilità politica è un atto di irresponsabilità verso gli aversani. La città merita un governo stabile, credibile e coeso, e le nuove elezioni sono l’unica via per restituire ad Aversa la sua dignità amministrativa. Aversa non può più aspettare: la dignità è l’unica moneta che resta”. Non ci va per il sottile Francesco Mincione che chiede alla fascia tricolore di farsi da parte e di ridare la parola agli elettori. Per il candidato di Alleanza Verdi e Sinistra alle ultime regionali “l’azzeramento della giunta da parte del sindaco, avvenuto ormai quasi due settimane fa, non è un atto di coraggio o responsabilità, ma la tardiva e inequivocabile ammissione del fallimento di questa amministrazione”.
“In un anno e mezzo l’amministrazione Matacena – aggiunge Mincione – non ha prodotto risultati degni di nota per la città. I problemi strutturali di Aversa, dalla gestione dei rifiuti alla viabilità, dalla sicurezza al rilancio del commercio, sono rimasti in gran parte inascoltati e irrisolti. Il sindaco ha perso la sua maggioranza, la sua giunta e, quel che è peggio, la fiducia dei cittadini. L’unico aspetto positivo di questa paralisi politica è che, in questo momento di vuoto, la città non sta pagando lauti stipendi a una squadra di assessori che ha dimostrato di non essere all’altezza del compito. Ma un sollievo economico non può nascondere il danno politico e amministrativo che stiamo subendo”.
Secondo Mincione “Aversa è in un limbo” e non si può permettere che “i rimpasti e le discussioni interne alla maggioranza tengano in ostaggio il futuro della nostra città, ritardando decisioni vitali per lo sviluppo del territorio, già provato da dinamiche post-elettorali regionali che hanno evidenziato la debolezza e le frizioni interne alla coalizione di governo”.
