“Finalmente il Governo regionale ha pubblicato un Decreto con l’elenco dei contratti di Programma presentati. Si tratta di una importante risultato su cui la Commissione Trasparenza ha lavorato per mesi convocando anche audizioni ad hoc”.

Lo ha dichiarato Nicola Caputo Consigliere regionale e Presidente della Commissione Trasparenza sui contratti di programma regionali. “Avevamo in più occasioni denunciato il ritardo nell’attivazione dei finanziamenti per i Contratti di Programma regionali. A distanza di oltre un anno e mezzo dall’insediamento della nuova Giunta non si era fatto alcun passo in avanti nella procedura per concludere l’iter e iniziare ad erogare le risorse economiche”. “Si tratta di istanze presentate nel .2008 da parte di decine di imprese singole o associate (88 progetti presentati di cui 67 con esito positivo, 13 non ammissibili, 6 ancora in pre-istruttoria) che avendo avuto atto formale di ammissibilità hanno realizzato investimenti, in toto o in parte, con fondi propri. Ora sono state pubblicate con l’indicazione dell’ordine cronologico di presentazione e con l’ammissione ai sensi dell’art 21 del disciplinare”. “Malgrado tale decreto, rimangono comunque perplessità in merito ai tempi ancora necessari per la chiusura delle Conferenze di Servizi e per la cosiddetta valutazione “particolareggiata” di progetti presentati da alcuni anni e che potrebbero non essere più praticabili. Soprattutto -continua Caputo- bisognerebbe far chiarezza sulle risorse finanziarie disponibili, stanziate sempre nel 2008, dal momento che l’Assessorato non si pronuncia né sulla capienza in riferimento alle richieste da parte delle imprese né sulla disponibilità delle stesse”. “È necessaria ora un’accelerazione nel lavoro degli uffici competenti. A maggio scorso l’Assessore Vetrella ha dichiarato l’imminente finanziamento di 12 dei suddetti progetti per 65 milioni di euro. L’Assessore faccia, quindi, subito chiarezza sul destino dei progetti ammissibili rendendo pubblici i criteri, lo stato dell’iter e le modalità con cui si sta procedendo”. “Il contratto di programma era stato individuato come lo strumento principale per sostenere il sistema produttivo campano: purtroppo – conclude Caputo – ci si è persi nella sua attuazione e ad oggi, si registrano solo proclami senza che si intravveda una procedura di aiuto tempestivo per le imprese”.

 

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