Il D-Day è scattato oggi. E si è rivelato un disastro per Giuseppe Mozzillo e la sua maggioranza. Il funerale politico di sindaco e squadra di governo è stato officiato stamattina durante il consiglio comunale. Sulla presa d’atto d’atto del bilancio riequilibrato 2015, redatto dal ministero dell’Economia e delle Finanze, il sindaco e la squadra di governo sono andati sotto. Solo in 8 hanno espresso parere favorevole, mentre ben 9 consiglieri hanno votato contro. Ed ora? Semplice. Il prefetto di Caserta invierà il commissario ad acta per il via libera al bilancio. E nel giro di pochi giorni nominerà il commissario prefettizio per traghettare il Comune fino alle prossime elezioni comunali. L’unica incertezza, tutt’altro che trascurabile, riguarda la data del voto. Gli ortesi potrebbero essere chiamati alle urne già l’11 giugno. Tutto dipenderà dai tempi tecnici e burocratici per l’ok al bilancio e la nomina del commissario prefettizio. Se non si voterà a giugno gli elettori tornerebbero in cabina tra ottobre e novembre o entro la prossima primavera assieme alle politiche. L’esito dell’assise di oggi ha certificato una situazione politica già definita da molto tempo. A fronte di una maggioranza che via via si è sfarinata Mozzillo non ha voluto mollare la poltrona a tal punto da preferire di essere cacciato miseramente invece che andarsene di sua sponte in modo dignitosi. Hanno detto sì al bilancio il sindaco Mozzillo, Andrea Villano, Eleonora Misso, Alfonso Di Giorgio, Arturo Vislino, Antonio Russo, Francesco Ragozzino, Raffaele Elveri. Nettamente contrari Eduardo Indaco, Nando D’Ambrosio e Nicola D’Ambrosio (tutti e tre di Campania Libera), l’indipendente Antonio Santillo, i tre esponenti dei 5 Stelle Fabio Di Micco, Gennaro Giordano e Giovanni Russo, oltre a Massimo Russo e Gennaro Della Porto (Orta nel cuore) che sono stati determinati per cacciare Mozzillo in quanto, dopo la chiara posizione critica nei confronti della maggioranza, hanno votato contro il bilancio sancendo il passaggio ufficiale nei banchi dell’opposizione. Orta d’Atella e suoi cittadini si liberano finalmente dalla morsa di un’amministrazione totalmente fallimentare e mai in grado di affrontare e risolvere i problemi della collettività. La fine ingloriosa di oggi è una bella notizia per la gente. E’ invece una giornata nera per Mozzillo e company che dal prossimo mese non prenderanno più lo stipendio. Nell’uovo di Pasqua hanno trovato davvero una brutta sorprese.

Mario De Michele

 

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