Vincenzo Mastroianni

Alea iacta est, il dado è tratto. È inutile giustificarsi. Avete rovinato Frignano in maniera irreversibile. Questa maggioranza non riesce in alcun modo ad assumersi le responsabilità delle proprie azioni. Tutto quello che sono capaci questi Consiglieri e il Sindaco è fare da scaricabarile nei confronti di chiunque gli sia prossimo e attribuire a terzi la colpa dei disastri che combinano. Una risposta di scarso contenuto tecnico, attacco puerile e tardivo; un loro elemento peculiare. Parlano degli aumenti degli oneri di urbanizzazione, definendolo come obbligo di legge che il Consiglio Comunale è costretto ad applicare. È vero che si tratta di un obbligo Ministeriale, ma in conseguenza del dissesto finanziario che hanno SCELTO di dichiarare, nonostante non ci fossero i presupposti. In ambito degli aumenti sono maestri, come dimostrato per i loro stipendi. Infatti, l’art. 251 comma 3 del D.Lgs 267/2000, che essi stessi citano, per altro in maniera errata, parla precisamente di dissesto finanziario. E di questo se ne è parlato allo sfinimento. Non è bello ripetersi, si ha l’impressione di parlare con persone che non riescono a comprendere nemmeno i concetti più banali. Ma a quanto pare, c’è bisogno di precisare ogni volta che il dissesto è colpa di chi lo dichiara, perché evidentemente incapace di gestire la situazione economica di un Ente. Bastava attuare il riequilibrio di bilancio come disposto da tanti Comuni della Campania, vedasi Aversa, Casal di Principe, ecc., che versano nella stessa situazione deficitaria come quella di Frignano. Oltretutto, quando si parla di cattiva gestione dell’amministrazione precedente, la maggioranza dimentica che il maggior esponente della stessa è l’attuale vicesindaco Giuseppe Seguino, che ha rivestito anche in passato questa stessa carica per un periodo più lungo rispetto ad altri, configurandosi come il principale autore dell’operato di quella precedente amministrazione. Per di più, nell’ipotesi di voler rendere leciti questi aumenti degli oneri di urbanizzazione, risultano comunque spropositati e sproporzionati rispetto a quelli avvenuti nei Comuni limitrofi di:
San Marcellino (5,60€.\mc); Villa di Briano (5,00€.\mc); Casaluce (7,50€.\mc) e infine Aversa (8,50€.\mc, per la quale non sussiste il confronto, trattandosi di una città con parametri di quantificazione diversi, ed è paradossale paragonare la stessa agli scarni standard urbanistici di piccoli paesi come il nostro), in confronto ai quasi 14,00€.\ mc del Comune di Frignano. “Guinness World Records”. È inutile chiudere la stalla, dopo che sono scappati i buoi. Il danno è stato fatto, basta giustificarsi, ormai non c’è più niente da fare. Gli imprenditori e alcuni cittadini di Frignano sono già andati via ad investire in altri territori. L’invito a studiare è lo stesso che rivolgo a questa maggioranza, che risulta in ogni occasione sempre più ignorante e incompetente in materia, oltre che non in grado di consultare le leggi. La stessa è capeggiata da un Sindaco che è l’emblema di ignoranza e incompetenza della politica: innanzitutto non è stato capace di comprendere la norma relativa alla sua posizione di incompatibilità, segnalata anche dai suoi legali. Una ignoranza che danneggia le casse statali per una imminente e prossima elezione comunale. Ma più di tutto appare non in grado di gestire le conseguenze di un dissesto finanziario che egli stesso ha deciso di dichiarare, nonostante lo scongiuro della Minoranza, tranne il consigliere Natale. Si sta rovinando con le sue stesse mani e sta rovinando il Comune di Frignano, allo stesso modo di come ha fatto nella precedente Amministrazione Santarpia di quindici anni fa, quando svendette la palestra della Scuola Elementare alla Benecon. Con lo stesso modus operanti vuole vendere la Zona Industriale ad un’impresa straniera sottraendola, con modi barbari e antidemocratici, senza la partecipazione e il confronto degli imprenditori e proprietari locali, anzi negandogli addirittura i permessi a costruire. Proprio su questa tematica, invitiamo la maggioranza ad un confronto pubblico, in modo da chiarirne definitivamente tutti gli aspetti e rendere partecipe la cittadinanza direttamente interessata. Dovunque passi il Sindaco Santarpia, come Attila il flagello di Dio, non cresce più l’erba. La stessa devastazione che portarono i Barbari Unni sul territorio dell’Imperium Romano.

I consiglieri di opposizione Vincenzo Mastroianni e Giovanna Alidorante

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