“Noto una gran voglia da parte di tutti i protagonisti della politica italiana di affrettarsi a tornare al passato, di archiviare il governo Monti e questa stagione come se fosse un incidente della storia”. E’ quanto afferma il leader dell’Udc Pierferdinando Casini, in una lettera al Corriere della Sera.

“A sinistra affiorano nostalgie diffuse per alcuni governi come quello Prodi che non hanno certo lasciato un buon ricordo agli italiani; a destra la cosa è ancora più visibile, dopo 20 anni si ripropone Belusconi”, afferma Casini. Il leader dell’Udc spiega che il suo partito gioca “a carte scoperte”: “l’unica via anticrisi è una grande coalizione”. “Non ci faremo dettare la linea economica dal Pd e dalla Cgil caro Angelino – prosegue Casini rivolgendosi al segretario Pdl, Alfano – ma nessuno ci può togliere dalla testa che uno sforzo di risanamento non può essere efficace senza il coinvolgimento attivo di quella metà del Paese che ha un grande insediamento nella società e nel mondo del lavoro”. “A Bersani – osserva invece Casini – va dato atto di aver capito che è necessario introdurre qualche elemento di novità e non a caso parla di patto tra progressisti e moderati”. “L’incontro tra forze diverse, realizzatosi in questa legislatura e che noi riproponiamo per il futuro – osserva ancora il leader centrista – nasce dalla necessità di una unione nazionale della politica che vada oltre i tecnici”.

 

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