“Ora vedremo le motivazioni della sentenza come abbiamo fatto in primo grado e commenteremo, certo questo processo non è privo di anomalie”. Così, intervistato dal Corriere della Sera, il neopresidente della commissione Giustizia del Senato Francesco Nitto Palma commenta la condanna in appello per Silvio Berlusconi al processo Mediaset.

Sulla sua elezione a presidente di commissione aggiunge: “tanta attenzione non l’avete mica riservata agli altri presidenti di commissione eletti in base a un accordo di maggioranza”. E cita il caso del senatore Roberto Formigoni. “Forse questa domanda, sul perché ci si accanisce contro certe persone e si lascia correre su altre – spiega Nitto Palma, – la dovreste girare ai parlamentari del Pd. Per quel che mi riguarda posso dire una cosa: sono certo che il senatore Roberto Formigoni dimostrerà la sua innocenza in ogni sede”. “Come si permettono – aggiunge – di lanciare certe accuse così generiche? Io sarei un ‘impresentabile’, un ‘divisivo’ secondo questi custodi della moralità? Ma tutti devono sapere che ho fatto il magistrato, che per 25 anni ho avuto una vita blindata e ho rischiato di prendermi una pallottola, di quelle vere, dai Nar, dalle Br o dalla criminalità organizzata. E quando è nata la Procura nazionale antimafia sono stato ammesso tra i 20 passati su 360 richiedenti. Ecco, vorrei solo che ci fosse un po’ di rispetto. Io non ho paura di nulla”.

 

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