La manovra varata dal Governo avrà “un forte impatto sociale, ancorché necessitata dagli impegni richiesti dall’Unione Europea”. Lo ha detto il presidente della Corte dei Conti, Luigi Giampaolino, davanti alle commissioni Bilancio e Finanze di Camera e Senato “L’aumento delle aliquote Iva e delle accise sui carburanti si trasmetterà,pur in un contesto di stagnazione della domanda sulla dinamica dei prezzi al consumo, con un effetto di maggiore inflazione che prudenzialmente può essere stimato di almeno un punto percentuale”.

Lo afferma la Corte dei Conti nel corso dell’audizione alla Camera. La riduzione del disavanzo programmata fino al 2014 (circa 75 miliardi) “sarebbe conseguita solo per l’aumento imponente delle entrate (circa 120 miliardi) e nonostante un ulteriore aumento del livello della spesa pubblica (più 45 miliardi). Si tratta con tutta evidenza di un trend già ai limiti della sostenibilità”. Lo ha detto il presidente della Corte dei Conti, Luigi Giampaolino, davanti alle commissioni Bilancio e Finanze di Camera e Senato Non si può sottovalutare “il rischio che il ricorso prevalente a manovre che impiegano lo strumento fiscale concorrano a determinare una spirale negativa, nella quale dosi sempre maggiori di restrizione sono imposti proprio dagli impulsi recessivi che vengono trasmessi all’economia”. Lo afferma la Corte dei Conti in audizione alla Camera La Corte dei Conti “non può che registrare positivamente” il fatto “alle nuove misure di contrasto all’evasione (previste dalla manovra) non sono associate previsioni di maggior gettito contabilizzate”. Lo ha detto il presidente della Corte dei Conti, Luigi Giampaolino, davanti alle commissioni Bilancio e Finanze di Camera e Senato La Corte dei Conti esprime “non poche perplessità” sul fatto che si riesca a “conseguire il gettito atteso” dalla nuova tassa (l’1,5%) imposta ai capitali ‘scudati’.

Lo ha detto il presidente della Corte dei Conti, Luigi Giampaolino, davanti alle commissioni Bilancio e Finanze di Camera e Senato. La regolarizzazione è avvenuta infatti attraverso società di comodo che dopo la dismissione delle attività “hanno avuto tutto il tempo di scomparire senza lasciare traccia” “I tagli strutturali della spesa, se si escludono quelli di grande rilievo del sistema pensionistico, sono insufficienti”. Lo afferma la Corte dei Conti, nel corso dell’audizione alla Camera sulla manovra. “Si misura qui – dice la Corte dei Conti – la difficoltà del passaggio dal metodo dei tagli lineari a criteri di selezione della spesa pubblica più accorti e mirati e che va perseguito con impegno, rafforzando le iniziative di implementazione degli indirizzi di ‘spending review'” La Corte dei Conti esprime “perplessità” per la mancata indicizzazione prevista dalla manovra per le pensioni. “Lo strumento è l’eliminazione tout court dell’indicizzazione dei trattamenti superiori due volte il minimo” con il quale si recupererebbero poco meno di 7 miliardi, 5 “se si considerano gli effetti di retroazione fiscale che hanno segno negativo”. Lo ha spiegato il presidente della Corte dei Conti, Luigi Giampaolino, davanti alle commissioni Bilancio e Finanze di Camera e Senato

 

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