Dal muro contro muro di lunedì, ieri la situazione in Giunta per le Immunità del Senato sembra essersi sbloccata: il relatore Andrea Augello ritira le tre questioni pregiudiziali presentate lunedì; avanza la sua proposta di confermare la convalida dell’elezione di Berlusconi (che fino all’ultimo non voleva fare); e all’unanimità si decide di dare il via alla discussione generale sulla relazione che di fatto ha assorbito le questioni pregiudiziali (diventate ora ‘preliminari’).

Ci sarà così un voto finale sulla relazione, ma anche la possibilità di esprimersi su ogni singola questione ‘preliminare’, spiega Augello. Il Pdl ha voluto, infatti, che nelle dichiarazioni di voto ogni gruppo si esprima non solo sulla convalida ma anche sulle singole questioni, come quella della costituzionalità o meno della legge Severino. Alcuni componenti della Giunta, che tornerà a riunirsi domani alle 15, spiegano il risultato in due modi: il Pdl, a parte le dichiarazioni di fuoco di alcuni a cominciare da Schifani, di fatto non vedrebbe di buon occhio la caduta del governo; Berlusconi starebbe prendendo tempo perchè convinto dal suo entourage più moderato a chiedere la grazia a Napolitano. E per questo avrebbe bisogno di più giorni per riflettere senza mostrare la faccia feroce.

”Non ci sono grosse certezze su cosa sia successo fuori dall’Aula della Giunta, ma qualcosa deve essere successo”, commenta un esponente del centrosinistra della Giunta, ”qualche ingerenza dall’esterno c’è stata” visto che più volte sono stati visti uscire per ricevere telefonate sia componenti del Pdl, sia quelli del Pd. Comunque, dichiara la vicepresidente della Giunta Stefania Pezzopane (Pd), ”il clima oggi è cambiato rispetto a ieri”. ”E’ stato molto più disteso e conciliante”, commenta il relatore.

 

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