Fiat e sindacati hanno raggiunto l’accordo per il rinnovo del contratto per gli oltre 80 mila lavoratori del gruppo. L’aumento di 40 euro lordi partirà da febbraio. Lo si apprende da fonti sindacali. Si conclude così una lunga trattativa iniziata nel luglio scorso.
“Siamo soddisfatti per essere riusciti a raggiungere un accordo economico in un momento di grande difficoltà del mercato”. Questo è il commento della Fiat sull’accordo raggiunto con i sindacati per il rinnovo del contratto. A guidare la delegazione dell’azienda c’erano Pietro De Biasi, responsabile relazioni industriali Fiat, e per Fiat Industrial, Vincenzo Retus.
ULIANO, ACCORDO POSITIVO PER I LAVORATORI – “E’ stata una trattativa lunga e difficile caratterizzata da una situazione di forte crisi del settore automobilistico, che ha portato spesso l’azienda ad assumere posizioni di rigidità. Siamo riusciti, con caparbietà e determinazione, a superare anche momenti di crisi nel negoziato. Questo ci ha consentito oggi di trovare una intesa positiva e di fare un rinnovo contrattuale per i lavoratori e le lavoratrici Fiat”. E’ il commento del segretario nazionale della Fim, Ferdinando Uliano. “Questo ha un forte valore – ha aggiunto – se pensiamo a cosa succede in altre case automobilistiche come Ford, Opel, Renault e Psa, dove la discussione tra le parti è sulla riduzione salariale, occupazionale e la chiusura di stabilimenti”.
PALOMBELLA, CONTRATTO E’ SEGNO IMPEGNO IN ITALIA – “Un contratto necessario, onesto ed efficace. Siamo lieti di averlo firmato con Fiat, perché risponde alle esigenze di circa 80.000 addetti del Gruppo”. E’ il commento del segretario generale della Uilm, Rocco Palombella, sull’accordo per il rinnovo dle contratto Fiat. “Ma c’é di più: è il segno indissolubile dell’impegno produttivo – osserva – della casa automobilistica in Italia nell’anno in cui si registrerà la fusione definitiva tra Fiat e Chrysler. Siamo soddisfatti della soluzione positiva a cui è giunta oggi la vertenza per il rinnovo del contratto specifico di primo livello. Tutti si domandano come rispondere alla crisi che è ancor più virulenta per quanto concerne il settore dell’auto in Italia e in Europa. Noi abbiamo risposto nell’unico modo possibile che è consentito ad un sindacato, cioé rinnovando i contratti e lavorando perché le aziende continuino ad investire all’interno dei confini nazionali, tutelando così il lavoro, i lavoratori ed i diritti ad essi collegati. Onore al merito di Fiat che ha condiviso questa azione insieme a noi”.
PANICALI, INTESA SOFFERTA MA IN TEMPO UTILE – “Un’intesa sofferta, ma giunta in tempo utile, nonostante la fase di recessione economica e di crisi del settore auto”. E’ il commento di Eros Panicali, segretario nazionale della Uilm. “Un altro tassello della contrattazione – osserva – è andato a posto e più di 80.000 addetti del Gruppo possono contare sulla certezza di un contratto nazionale di primo livello dopo quello rinnovato con Federmeccanica lo scorso dicembre e relativo a più di un milione e mezzo di lavoratori. La prossima tappa è il rinnovo contrattuale per i 200mila lavoratori dipendenti dalle piccole e medie aziende metalmeccaniche aderenti a Unionmeccanica-Confapi e l’incontro tra le parti è previsto per la prossima metà di marzo. Siamo soddisfatti per il risultato che abbiamo contribuito a determinare per tutti quelli che lavorano nel gruppo guidato da Sergio Marchionne e John Elkann”.