“Noi non bussiamo alla porta di nessuno, ma continuiamo a pensare che il Paese abbia bisogno di governabilità e stabilità, di decisioni su temi concreti per uscire da una crisi economica durissima”, e in questo quadro “é un errore grave che Bersani si chiuda in un vicolo cieco per un pregiudizio anti Berlusconi che va avanti da 19 anni connotando completamente una posizione politica”.
Così Maurizio Lupi, vicepresidente Pdl della Camera, in un’intervista al Corriere della Sera. “Tutti dobbiamo al Paese risposte su dati impressionanti – disoccupazione al 12%, quella giovanile al 39%, aziende che chiedono mutui alle banche per pagare le tasse – ed è su questi punti, sull’abolizione dell’Imu, sulla detassazione dei contributi per i nuovi assunti, sui costi della politica da tagliare, il finanziamento pubblico da abolire, la legge elettorale, che dovremmo e potremmo incontrarci, ma non è possibile se a vincere è il pregiudizio”, afferma Lupi. “Se i democratici insistono su Grillo e va male, e sono indisponibili ad altre soluzioni perché l’obiettivo che conta é mettere al rogo Pdl e Berlusconi e non salvare il Paese, si andrà a votare, non abbiamo certo paura. Ma crediamo che non serva questo oggi all’Italia”, prosegue Lupi, che sottolinea: “non ci si chieda di sostenere con astensioni o formule strane un governo di minoranza del Pd”. Sull’elezione del Capo dello Stato, se il centrosinistra scegliesse da solo “sarebbe un errore gravissimo. Mai come in questo momento di divisione – dichiara Lupi – serve grande responsabilità, e una figura al Colle che non sia divisiva”.