E’ ”importante che l’Italia continui a essere governata, innanzitutto nel così impegnativo 2014 che sta per cominciare. L’Europa ci guarda ed è diffusa, tra gli italiani, la domanda di risposte ai loro scottanti problemi piuttosto che l’aspettativa di nuove elezioni anticipate dall’esito più che dubbio”. Così il presidente Napolitano “La crisi che ha investito l’eurozona ha messo a dura prova la coesione sociale. Le più elaborate previsioni 2014 segnalano un rischio diffuso di tensioni e scosse sociali: un rischio che deve essere tenuto ben presente e fronteggiato in Italia”. Lo ha detto il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. “Le Assemblee sono il pilastro della nostra democrazia e spero che possa affermarsi in ogni momento un clima di civile confronto ed impegno nei confronti dei diritti delle forze che vi sono rappresentate nell’ affermazione delle regole che si si sono date”, ha detto il capo dello Stato alla cerimonia di auguri al Quirinale.
“Non c’è dubbio che l’Italia abbia conosciuto mutamenti incalzanti sulla scena politica ancora lontani dall’assestamento e con incognite ancora non decifrabili’: così il presidente della Repubblica nel corso della cerimonia per lo scambio di auguri con le alte cariche dello Stato. Giorgio Napolitano chiede “massima attenzione” a coloro che vivono nel “disagio” e che “può farsi coinvolgere in proteste violente, in uno sterile moto di opposizione totale” Bisogna accompagnare “al massimo rispetto della legge l’attenzione a tutte le cause di malessere sociale”. “Le sorti del governo poggiano sulle sue forze e sono legate al rapporto di fiducia con la sua maggioranza”. “Il presidente del Consiglio – prosegue Napolitano – si è presentato in Parlamento per una nuova investitura ottenendo la fiducia che le due Camere gli hanno accordato anche in funzione di un patto di coalizione per il 2014 di tale patto sono stati anticipati elementi concreti e qualche significativa deliberazione è subito stata eseguita. Il giudice di tali intenti è come sempre il Parlamento”. “Il superamento del bicameralismo paritario, dello snellimento del Parlamento, della semplificazione del processo legislativo” sono ‘”ormai questioni vitali per la funzionalità e il prestigio del nostro sistema democratico”: così Napolitano. “Oggi vorrei rivolgere uno schietto appello al partito che il 2 ottobre scorso si è distaccato dalla maggioranza originaria guidata da Letta, perché quella rottura non comporti l’abbandono del disegno di riforme costituzionali”. “Traiano motivi fiducia dagli esempi non marginali nella volontà dei giovani di non rassegnarsi”, ha spiegato Napolitano nella cerimonia al Quirinale con le alte cariche dello Stato. “Specie tra giovani che vogliono fare ricerca emergono passione e impegno incondizionati che sono segnale importanti per affrontare sfida di una ripresa che produca occupazione per i giovani. Il nodo essenziale è la creazione di nuove opportunità di lavoro”. “Mancare anche questo obiettivo delle riforme sarebbe fatale per il progresso della Nazione”: ha affermato Napolitano nel tradizionale saluto alle cariche dello Stato. Il presidente della Repubblica ribadisce la necessità di una più larga convergenza su questo tema a prescindere dalle larghe intese o no. “Le riforme con una nuova legge elettorale sono indispensabili anche per rafforzare il principio maggioritario che l’Italia ha assunto dal 1993 come regolatore di una operante democrazia dell’alternanza”, ha aggiunto Napolitano. ”Impegno per le riforme costituzionali e per una nuova legge elettorale anzitutto nella maggioranza ma anche con tutte le forze dell’opposizione”, ha detto il capo dello Stato. “E’ importante che l’Italia continui a essere governata nel 2014. L’Europa ci guarda” e bisogna nutrire la stabilità “piuttosto che l’aspettativa di nuove elezioni anticipate dall’ esito più che dubbio”. “Le estremizzazioni non giovano a nessuno e possono solo causare guasti nella vita democratica”, ha detto il presidente della Repubblica riferendosi alla reazione di Silvio Berlusconi alla sentenza Mediaset. Giorgio Napolitano e’ tornato a puntare l’indice sulle “condizioni disumane delle carceri” e dice di confidare che le Camere “ancora trarranno impulso a decisioni che siano anche di riforma della giustizia”. Nessuno è “autorizzato ad evocare immaginari colpi di Stato a cui non saremmo estranei”: è il monito che il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano lancia agli auguri alle alte cariche, chiaramente rivolto a Silvio Berlusconi ed alla sentenza Mediaset.