Le pensioni fino a tre volte il trattamento minimo Inps, circa 1.400 euro, saranno indicizzate al 100% per il 2012. Per il 2013 la rivalutazione automatica totale varra’ esclusivamente per gli assegni fino a due volte il minimo (935 euro). Lo prevede l’emendamento del governo alla manovra presentato nelle commissioni Bilancio e Senato della Camera.

Le pensioni d’anzianita’ contributiva maturate prima del primo gennaio 2012 subiranno una riduzione dell’1% per ogni anno di anticipo nell’accesso al pensionamento rispetto all’eta’ minima di 62 anni. Penalizzazione che arrivera’ al 2% per ogni anno di ulteriore anticipo rispetto a due anni.

Le detrazioni sull’Imu per le famiglie con figli sono contenute nell’emendamento. “La detrazione – si legge nell’emendamento – e’ maggiorata di 50 euro per ciascun figlio di eta’ non superiore a 26 anni, purche’ dimorante abitualmente e residente anagraficamente nell’unita’ immobiliare adibita ad abitazione principale”. Inoltre “l’importo complessivo della maggiorazione, al netto della detrazione di base, non puo’ superare l’importo massimo di 400 euro”.

I capitali scudati saranno soggetti a un’imposta di bollo speciale annuale del 4 per mille. Per gli anni 2012 e 2013 l’aliquota sara’ del 10 per mille.

Nella manovra arriva un tetto al trattamento economico dei manager pubblici. Con un emendamento dei relatori si stabilisce come parametro massimo lo stipendio del primo presidente della Corte di Cassazione e nell’applicazione della norma si tiene conto di tutte le somme cumulate da uno stesso soggetto, se provenienti da uno stesso organismo o da piu’ enti, o se frutto di piu’ incarichi nel corso dell’anno.

Si stabilisce inoltre che i magistrati ordinari, amministrativi, militari e contabili, nonche’ gli avvocati e i procuratori dello Stato che sono chiamati, conservando il trattamento economico riconosciuto dall’amministrazione di appartenenza, all’esercizio delle funzioni direttive, dirigenziali o equiparate, anche se fuori ruolo e in aspettativa, presso ministeri o enti pubblici nazionali, comprese le autorita’ indipendenti, “non possono ricevere a titolo di retribuzione o di indennita’ per l’incarico ricoperto, o anche soltanto per il rimborso delle spese, piu’ del 25 per cento dell’ammontare complessivo del trattamento economico percepito”. Le risorse cosi’ ricavate sono “annualmente versate al fondo per l’ammortamento dei titoli di stato”

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