E’ con una lettera a firma Silvio Berlusconi e depositata da Niccolo’ Ghedini,che la giunta per le autorizzazioni a procedere di Montecitorio viene investita di nuovo del caso Ruby. Una lettera in cui si sottolinea che “a parere dello scrivente” le intercettazioni telefoniche relative al caso sono state disposte “in violazione dell’articolo 68 della Costituzione”.

E proprio per questo era stato chiesto al tribunale di pronunciarsi sulla utilizzabilita’ o meno di queste cosi’ come sulla utilizzabilita’ dei tabulati telefonici, dell’individuazione delle cellule telefoniche impegnate ed anche della “correttezza” dell’acquisizione di copiosa documentazione bancaria. Il tribunale, pero’, si sottolinea ancora nella lettera, “ometteva di assumere una decisione in merito”. La prossima udienza del processo e’ fissata per il prossimo 3 ottobre, data in cui si dovra’ fra l’altro “formulare le eventuali richieste di acquisizione” ed e’ quindi “evidente – si legge ancora – che avendo il tribunale omesso non solo di decidere ma anche di inviare gli atti” alla Camera “per le valutazioni del caso, vi e’ il precipuo interesse dell’esponente che codesta Camera voglia valutare” la “utilizzabilita’” del materiale in questione che viene allegato.

 

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