“Viviamo un passaggio d’epoca che ha la potenza e la crudelta’ di una guerra, sappiamo che verranno giorni difficili e amari per il nostro paese. La crisi e’ stata colpevolmente negata, occultata, esorcizzata dai pubblicitari di palazzo Chigi.

Oggi questa crisi esplode, continua ad esplodere ogni giorno, percuote il mondo nostro come una febbre misteriosa e crescente”. Lo ha scritto il leader di Sinistra ecologia e liberta’ Nichi Vendola in una lettera aperta ai militanti di Sel e al popolo della sinistra, apparsa questa mattina sul sito internet di Sinistra Ecologia Liberta’. La crisi che morde l’Italia e’ globale, non si puo’ nascondere la realta’. E’ una crisi che “divora la geografia delle classi sociali -ha sottolineato il governatore della Puglia- minaccia l’esistenza del ceto medio, riduce il glorioso welfare all’attivismo caritatevole delle opere pie. Tutto cambia, tutto frana, tranne l’intangibilita’ degli universi blindati della ricchezza, della speculazione, della rendita. C’e’ la crisi e quindi, cosi’ dice questa Europa indecente, occorre tagliare la spesa sociale, comprimere i redditi, razionare i servizi, ridurre i diritti”. “La politica e’ colpevolmente genuflessa dinanzi alla signoria del mercato, oggi appare impotente e balbettante”. In Italia, ha attaccato Vendola, “abbiamo una classe dirigente travolta dalle proprie faide intestine e dall’urto degli scandali. Berlusconi e Tremonti sono le principali ragioni della vulnerabilita’ italiana, sono il vertice di un potere privo ormai di legittimazione morale, e rappresentano la versione casereccia di quel rigorismo a senso unico che sta impiccando il vecchio continente all’albero del patto di stabilita’”. Si insegue il tanto paventato pareggio di bilancio ma nel frattempo ha concluso il leader di Sel “si affama il paese, deprimendone l’economia, non affrontando i nodi di una moderna politica industriale, definanziando l’innovazione e la ricerca, spezzando il cuore della pubblica istruzione”.

 

“Le giovani generazioni e parti rilevanti di opinione pubblica chiedono segno tangibile, credibile, radicale di cambiamento. Scontiamo anche la poca credibilita’ di una rappresentanza parlamentare ostaggio delle nomenclature di partito, con un sistema elettorale che riesce a umiliare i principi del pluralismo democratico non garantendo alcuna stabilita’ politica. Per questo vi chiedo di predisporre i banchetti per la raccolta delle firme per promuovere un nuovo referendum: abroghiamo il ‘Porcellum’, cancelliamo una legge-vergogna, poniamo il tema di un nuovo sistema elettorale”. Afferma Nichi Vendola nella lettera aperta pubblicata sul sito di Sel.

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