Il Presidente Paolo Romano ha convocato il Consiglio Regionale della Campania per martedì 20 Settembre 2011 dalle ore 15,30 alle ore 21,00. All’ordine del giorno: il seguito dell’esame della proposta di legge, a firma delle consigliere regionali di opposizione e di maggioranza (prima firmataria la consigliere del Pd, Rosa D’Amelio),

“Norme a garanzia del rispetto e del principio della rappresentanza di genere in materia di nomine e designazioni di competenza della Regione – Modifiche alla L.R. n.17/1996”; per l’esame delle proposte di legge: “Norme per l’attuazione del piano energetico ambientale regionale in Campania”, su iniziativa dei consiglieri del Pse Gennaro Oliviero e Gennaro Mucciolo; “Norme inerenti il coordinamento e il raccordo delle competenze in materie sanitaria e di accreditamento istituzionale”, a firma del presidente della Commissione sanità, Michele Schiano di Visconti (PdL), e dei consiglieri Angelo Marino e Carmine Sommese (gruppo Caldoro Presidente); “Modifica ed integrazione all’articolo 9 della L.R. 1/2007 – Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale della Regione Campania – Legge finanziaria regionale 2007”, proponenti Sergio Nappi (capogruppo Noi Sud), Angelo Marino (Forza del Sud) ed altri esponenti di maggioranza e di opposizione, finalizzata a sancire la incompatibilità con la carica di consigliere regionale di coloro che hanno riportato condanna anche non definitiva per il delitto dell’art. 416 bis del Codice Penale (tale proposta di legge giungerà all’esame dell’Aula solo se sarà approvata in tempo utile dalla I Commissione che la esaminerà martedì’ prossimo alle ore 10,30). All’ordine del giorno della seduta consiliare è iscritta anche la mozione, presentata dai gruppi dell’opposizione, per esprimere il non gradimento dell’azione politica della Giunta Regionale in materia di trasporto pubblico, attività produttive e viabilità. La mozione, prevista dall’art. 52 del nuovo Statuto della Regione Campania, approvato nella passata Legislatura, sottoscritta da almeno un quinto dei componenti del Consiglio regionale e approvata, per appello nominale, con voto palese a maggioranza assoluta dei consiglieri, non comporta l’obbligo di dimissioni dell’assessore interessato ma, qualora il Presidente della Giunta non intenda revocare l’assessore, deve motivare tale scelta in Aula.

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