“Mettiteve scuorno e jatevenne!”. Non usa giri di parole Uniti per Cesa per chiedere le dimissioni in blocco della maggioranza di centrosinistra capeggiata dal sindaco del Pd Enzo Guida. Il gruppo politico di opposizione e i consiglieri di minoranza Carmine Alma, Amelia Bortone, Ernesto Ferrante e Maria Verde hanno sottoscritto un manifesto per denunciare le vicende amministrative riguardanti gli affidamenti diretti a tecnici, i concorsi comunali e gli incarichi ad alcune cooperative sociali sulla scorta delle inchieste giornalistiche di Campania Notizie. “Ci scusiamo in anticipo per esserci ispirati al toccante monologo del grande Eduardo De Filippo, – recita un passo del documento – ma la situazione a Cesa sta degenerando ogni oltre previsione e purtroppo non si tratta di una commedia teatrale ma della triste realtà. Per Nuova Primavera Cesana è sempre “cosa ‘e niente”. Mancano i servizi essenziali: “È cosa ‘e niente”. Ai concorsi banditi dal Comune di Cesa partecipano la compagna del Sindaco, il fratello del sindaco e il cognato del fratello del sindaco, tutti idonei dopo la prova scritta: “È cosa ‘e niente”. Partecipa anche il marito dell’assessore e vicesindaco Giusy Guarino che risulta anch’esso idoneo dopo la prova scritta: “È cosa ‘e niente”. Partecipa la figlia del consigliere Nicola Autiero che risulta idonea dopo la prova scritta: “È cosa ‘e niente”. Partecipa anche il cugino dell’assessore Cesario Villano che risulta idoneo dopo la prova scritta, la cui moglie è già stata recentemente assunta come Istruttore Direttivo di Vigilanza dal Comune di Cesa: “È cosa ‘e niente”.

Alma, Bortone, Ferrante, Verde e Uniti per Cesa puntano l’indice anche su un’altra “strana” coincidenza: “Il marito della cugina del Sindaco da oltre due anni lavora come stagionale, senza rotazione, nella società che gestisce il servizio rifiuti e non viene rispettata la legge regionale per assumere i lavoratori del CUB: “È cosa ‘e niente”. Inoltre l’opposizione chiama nuovamente in causa l’assessore Guarino e si sofferma sugli incarichi diretti conferiti a parenti e amici dell’amministrazione targata Guida. “Il vicesindaco e assessore alle Politiche Sociali Giusy Guarino – si legge nel manifesto – risulta collaboratrice retribuita di cooperative vincitrici di gare presso l’Ambito territoriale C6, al cui tavolo istituzionale lei stessa rappresenta il Comune di Cesa: “È cosa ‘e niente”. Gran parte degli incarichi tecnici conferiti negli ultimi due anni dal Comune di Cesa, mediante offerta diretta, sono stati assegnati a parenti diretti o indiretti dei consiglieri di maggioranza: “È cosa ‘e niente”. A furia ‘e ddicere “è cosa ‘e niente”, Cesa è diventata cosa ‘e niente!”. Da qui l’accorato invito finale a Guida e company: “Mettiteve scuorno e jatevenne!”. Il documento di Uniti per Cesa non fa una grinza. Gli esponenti della minoranza, che stanno svolgendo un’impeccabile azione di controllo e vigilanza, hanno acceso i riflettori su scelte-politico-amministrative avvolta da nubi e sospetti. Tutti legittimi. Campania Notizie pubblicato delibere, determine e carte di ogni genere, tutte ufficiali, per documentare come siano “fortunati” i parenti degli amministratori locali: Michele Autiero, fratello del, consigliere di maggioranza ha ottenuto un incarico professionale diretto, idem il cugino omonimo dell’assessore Cesario Villano, la cugina acquisita dello stesso componente della giunta è stata assunta come funzionaria nel comando vigili urbani, il fratello e la compagna del sindaco Guida hanno partecipato ai concorsi comunali (il germano del primo cittadino si è piazzato al quinto posto allo scritto), il marito del vicesindaco Guarino ha fatto ancora meglio raggiungendo il secondo posto, la figlia del consigliere Autiero (famiglia baciata dalla dea Bendata) è arrivata quarta, la coop Eco ha incassato un appalti diretto per il centro estivo (l’allora presidente del cda Sofia Flauto è indagata per reati di camorra). Insomma, in un paese “normale” basterebbe un decimo di tutto ciò per fare cadere un’amministrazione comunale. Ma Cesa è un paese “diverso”. È il paese di Enzo Guida.

Mario De Michele

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