SALERNO – Il caso delle tessere false a Salerno continua ad agitare il Pdl in vista del Congresso provinciale che si terra’ il 15 marzo. Per le assise sono in campo il presidente della Provincia, Edmondo Cirielli, che puo’ contare su 22 mila tesserati e l’ex ministro, Mara Carfagna, con le sue 3mila adesioni. Allo stato, non c’e’ nessun rischio di stop: il commissario del Pdl in Campania, Francesco Nitto Palma, avrebbe fatto sapere ai diretti interessati (nei contatti di questi giorni) che il Congresso si fara’.

Naturalmente, se poi dovessero emergere comprovate irregolarita’, allora la situazione cambierebbe, perche’ i ”furbetti non potranno avere la meglio”, come piu’ volte ha ammonito il segretario di via dell’Umilta’, Angelino Alfano. Salerno, comunque, resta una delle grane piu’ difficili che i vertici romani vogliono risolvere al piu’ presto senza alimentare nuove polemiche: si tratta, infatti, di un Comune strategico, visto che qui il Pdl e’ tra i partiti piu’ forti della Campania (intorno al 50% dei consensi alle ultime politiche), anche se la guida della citta’ da anni e’ nelle mani del sindaco di centrosinistra, Vincenzo De Luca. A novembre, in piena campagna adesioni, raccontano, si era deciso di fare un ‘congresso di scontro’, con una partita all’ultimo voto Cirielli-Carfagna. Poi, un mese fa, riferiscono fonti parlamentari piedielline, i due sfidanti avrebbero raggiunto un accordo di massima per celebrare un ‘congresso unitario’. Ora lo scandalo delle tessere false ha sparigliato le carte in tavola e gli scenari potrebbero cambiare di nuovo. Cirielli, che e’ in continuo contatto con Nitto Palma, si dice ”amareggiato”, ma ”tranquillo: non sono preoccupato, perche’, grazie a Dio, pur esserndo il leader del partito, tutti sanno chi sono e nessuno mi ha abbinato a questa vicenda. Resta l’amaro in bocca e se ci sono delle illegalita’, e’ bene che vengano accertate e perseguite. Sicuramente, comunque, si tratta di casi isolati, che non inficierebbero la bonta’ del tesseramento e del congresso”. ”Se dovessere emergere responsabilita’ individuali, anche di tipo penale -dice all’Adnkronos Cirielli- noi adotteremo tutti i provvedimenti del caso. Non possiamo che essere grati alla Procura se dovesse indidivuare le mele marce che si sono infiltrate nel partito e che verrebbero subito allontanate”.

 

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