Un pozzo senza fondo. Per la pubblica illuminazione il Comune di Sant’Arpino ha speso quasi 50mila euro nel giro di 5 mesi per interventi straordinari. Un primo stanziamento di circa 20mila euro fu effettuato sul finire dell’anno scorso. A febbraio dalle casse dell’ente sono usciti altri 20 mila euro. Per un totale di 40mila euro. A questi vanno aggiunti gli ulteriori 7.500 euro impegnati il 21 marzo dal settore preposto. Nel complesso la somma sfiora il tetto dei 50mila euro. Una cifra stratosferica se si considerano l’estensione territoriale di Sant’Arpino e l’arco temporale della spesa. L’ultimo atto amministrativo presta il fianco a critiche non solo dal punto di vista finanziario ma anche sotto il profilo della legittimità. I lavori sono stati assegnati con affidamento diretto alla ditta Impiantistica G.A.F.A. La stessa ditta che ha ottenuto un appalto di 20mila euro il mese scorso. C’è di più. La gara non si è svolta tramite Mepa, come prevede la normativa vigente. E peggio ancora non è stato rispettato il criterio della rotazione degli operatori economici come stabilisce la legge. Quasi certamente anche questo provvedimento finirà nel mirino dell’opposizione che già in passato ha chiesto chiarimenti sugli interventi della pubblica illuminazione.
Mario De Michele