Sballottati tra Aversa e Lusciano per colpa di amministratori locali incapaci e menefreghisti. Alla fine, come sempre, a pagare le spese di una classe dirigente non all’altezza del compito sono gli studenti della succursale di Sant’Arpino del liceo scientifico Siani. Non è bastato un anno alla giunta guidata dal sindaco Ernesto Di Mattia per mettere in sicurezza l’immobile di via Mormile. Risultato? Allievi e insegnanti dovranno girare come trottole in tre plessi, quello centrale di Aversa, in quello di Lusciano e in quello di Sant’Arpino, agibile solo al piano terra. Stamattina per protesta gli studenti sbalestrati nella città normanna e a Lusciano non hanno partecipato alle lezioni. Il primo piano dell’edificio scolastico di Sant’Arpino è stato dichiarato inagibile dai vigili del fuoco che nei giorni scorsi hanno effettuato un sopralluogo per verificare il completamento dei lavori. Tra lo stupore generale è emerso che le opere sono state realizzate in difformità alle prescrizioni indicate dalla Provincia di Caserta.

Il liceo scientifico Siani di Sant’Arpino

Il primo piano dello stabile non è ancora a norma perché mancano le misure antincendio per garantire l’incolumità di allievi e personale scolastico. Da qui la decisione di farli ruotare su tre plessi con gravi disagi per studenti e famiglie. Com’è possibile che dopo un anno il Comune di Sant’Arpino non è stato in grado di mettere in sicurezza l’edificio di via Mormile? È la domanda che si pongono tutti. Se non ci fosse da piangere ci sarebbe da ridere. Un altro quesito riguarda i lavori: come si fa a sbagliare? Quesiti che non hanno risposte. Intanto la Provincia di Caserta ha adottato il bando per l’individuazione di una struttura adeguate alle esigenze del liceo Siani. Sul fronte dell’amministrazione di centrosinistra invece solo promesse non mantenute. Del resto il plesso scolastico non è l’unico edificio pubblico a non essere agibile. Addirittura anche il Palazzo ducale, sede del municipio, non è a norma e dovrebbe essere chiuso. A rischio non ci sono solo gli stessi amministratori locali e i dipendenti ma anche i cittadini che si recano nella casa comunale. C’è di più. Le sedute consiliari si tengono al primo piano dell’immobile di via Mormile che ospita il Siani. Quel primo piano inagibile che ha costretto la rotazione degli studenti. Se non è off-limits per la scuola come fa a essere utilizzabile per i consigli comunali? Il problema più complesso riguarda l’inagibilità del Palazzo ducale. Per la messa in sicurezza servirebbero 700mila euro. Che non ci sono. Non essendo a norma dovrebbe essere chiuso. Amministratori e dipendenti si dovrebbero trasferire ma non ci sono strutture comunali adeguate. Suggeriamo al sindaco e agli assessori di allestire dei container in piazza Macrì. Così imparano. Perché gli studenti del Siani dovrebbero essere gli unici a pagare le conseguenze dell’inefficienza dell’amministrazione Di Mattia?
Mario De Michele

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