L’opposizione non dà tregua all’amministrazione guidata dal sindaco Ernesto Di Mattia. Stavolta nel mirino è finita la determina n. 4 dell’11.01.2022 riguardante la redazione del piano economico-finanziario Tari 2022. Il Comune di Sant’Arpino ha affidato l’incarico a Silvestro Treviglio, dipendente comunale di Parete. Tramite una nota inviata anche all’Anac i consiglieri Iolanda Boerio, Salvatore Lettera, Francesco Pezone, Nicola Della Rossa e Anna Pezzella hanno chiesto chiarimenti e provvedimenti urgenti per una lunga serie di presunte illegittimità. “Non rispetta – scrivono gli esponenti della minoranza – la normativa in materia di conferimento di incarichi a professionisti esterni alla PA, che richiedono delle competenze altamente qualificate, da svolgere in maniera autonoma. Gli incarichi possono essere conferiti in via straordinaria e per esigenze temporanee a soggetti esterni esperti di particolare e comprovata specializzazione”. L’opposizione rimarca che prima di affidare l’incarico “deve essere preliminarmente accertata l’inesistenza, all’interno della propria organizzazione, delle strutture e delle figure professionali idonee allo svolgimento dell’incarico. Il responsabile competente all’affidamento deve motivare l’accertamento compiuto circa la reale mancanza di professionalità interne in grado di adempiere all’incarico”
La pattuglia dell’opposizione fa inoltre presente che “nel Comune di Sant’Arpino infatti è presente personale interno qualificato, cat. D ingegnere che, non essendo posizione apicale può e deve ottemperare nel merito; a nulla rilevando il riferimento ad un generico carico di lavoro eccessivo. Non viene, infatti, in alcun modo spiegato quali siano le situazioni reali e fattuali che rendono necessario il ricorso ad un professionista esterno, e che, di conseguenza, impediscono al personale interno di provvedervi”. La minoranza sottolinea che questo tipo di servizio da sempre è stato effettuato dal personale interno all’amministrazione comunale “senza alcun ritardo e senza problemi di sorta, essendo il personale interno all’amministrazione adeguatamente preparato e sufficiente per far fronte a questo tipo di lavoro ed esigente, rientranti nell’ordinaria amministrazione”. E in effetti non si capisce quali siano le difficoltà riscontrate questa volta e quali siano gli elementi ostativi per il personale interno all’ente. Non finisce qui. Boerio, Lettera, Pezone, Della Rossa e Pezzella fanno notare che “non risulta adeguatamente motivata la scelta”. Non si evince (manca anche il curriculum professionale) la competenza specifica del professionista incaricato e la ragione della scelta dello stesso rispetto ad altri, motivazione che non può essere indicata in maniera generica. “Neanche l’importo del compenso – scrivono i membri della minoranza – è adeguatamente motivato e calcolato, essendo ciò necessario sia al fine di individuare un compenso congruo con la prestazione richiesta (e non per restare al di sotto di limiti normativamente predisposti) sia per consentire un utilizzo oculato ed efficace delle risorse comunali, già esigue essendo l’ente in dissesto finanziario”. C’è di più. Dalla lettura della determina non si capisce bene di cosa debba effettivamente occuparsi l’ingegnere Silvestro Treviglio. Non si comprende se il professionista incaricato debba provvedere a determinare gli importi delle tariffe Tari. Non solo. Treviglio è dipendente comunale a tempo pieno e indeterminato di Parete. Per svolgere l’incarico ricevuto dall’ente di Sant’Arpino deve essere autorizzato dal Comune di appartenenza. In pratica serve un nulla osta, che non è dato conoscere nel procedimento. Tante ombre e poche luci. Da qui la richiesta di Boerio, Lettera, Pezone, Della Rossa e Pezzella di “verificare e relazionare” sul provvedimento e che venga preliminarmente acquisito il parere nel merito del segretario generale anche nella sua qualità di responsabile Anticorruzione e Trasparenza.
Mario De Michele
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