“Sono state effettuate sovrastime nella previsione della riscossione di entrate con il rischio di consentire autorizzazioni di spesa per le quali si genereranno ritardi nei pagamenti e formazione di debiti pregressi”. E ancora: “L’Ente non si è dotato di scritture contabili atte a determinare in ogni momento l’entità della giacenza della cassa vincolata per rendere possibile la conciliazione con la cassa vincolata del tesoriere”. Più che osservazioni sono come macigni alcuni rilievi evidenziati dal revisore dei conti nella sua relazione allo schema di bilancio di previsione 2025-2027 approvato ieri dal consiglio comunale di Villa Literno con i voti della maggioranza guidata da Valerio Di Fraia. Non è un caso se Alfredo Sassi si è limitato a esprimere un “parere favorevole con riserva” allo schema contabile varato dalla giunta. E non è un caso neppure se il primo schema licenziato dall’esecutivo sia stato bocciato proprio dall’organo di revisione costringendo sindaco ed assessori a revocare le delibera per approvarne un’altra in fretta e furia (clicca qui).
Tra le tante osservazioni al previsionale spicca quella sulla “bassa capacità di riscossione relativa ai tributi propri” con l’invito all’Ente “ad attivare procedure più efficaci ed efficienti necessarie a migliorare la situazione finanziaria”. Dubbi anche sul Fondo contezioso che andrebbe aumentato in quanto “sono state applicate le percentuali minime di accontamento”. Stessi intoppi sul Fondo crediti di dubbia esigibilità, anch’esso basato su “percentuali minime”.
Il codice rosso scatta sul piano di rimborso del Fondo di anticipazione di liquidità, che a causa di “un residuo debito pari ad euro 5.458.456,62, graverà sugli stanziamenti di spesa correnti dei bilanci futuri per la durata residua del piano di ammortamento, rappresentando un fattore di rigidità finanziaria che inciderà negativamente sugli equilibri di bilancio nel medio-lungo periodo”. Ma il peggio deve ancora venire. L’organo di revisione segnala il concreto e imminente rischio di “significativi squilibri strutturali”. In altre parole, un nuovo terremoto finanziario, dopo quello provocato dalla gestione Tamburrino, è alle porte. Il revisore dei conti infatti richiama gli atti dell’Organismo straordinario di liquidazione. Cosa ha stabilito l’Osl? “Con propria deliberazione n. 145 del 21/02/2025, – si legge nella relazione di Sassi – ha formalmente approvato il Rendiconto della Gestione Liquidatoria. Tale deliberazione dell’OSL sarà oggetto di apposita deliberazione di presa d’atto da parte del Consiglio Comunale. L’Organo consiliare provvederà, mediante variazione di bilancio, al recepimento delle risultanze finali della gestione liquidatoria nel bilancio dell’ente, con effetti che si manifesteranno a partire dal Rendiconto dell’esercizio 2024 e influenzeranno la programmazione del Bilancio di Previsione 2025-2027 e successivi”.
Insomma, ci sono forti ed evidenti crepe nei conti pubblici del comune di Villa Literno. Al punto che, sostiene l’organo di revisione, “non si può escludere che a seguito dell’approvazione consiliare del rendiconto OSL e del conseguente consolidamento degli oneri post-liquidazione, si possano evidenziare nuovi e significativi squilibri strutturali”. In buona sostanza, si rischia seriamente un altro dissesto che graverà ovviamente sulle spalle della popolazione sia sul piano tributario che nell’ambito dei servizi al cittadino. Per tentare di evitare un altro disastro finanziario il revisore dei conti “invita il Consiglio a adottare le misure correttive ipotizzando già dal “Rendiconto 2024 il ricorso ad una procedura straordinaria di risanamento finanziario tesa a salvaguardare gli equilibri di bilancio”. Una sorta di predissesto per non piombare in un nuovo dissesto.
Il revisore contabile, inoltre, riserva una sciabolata ai dipendenti comunali dell’area economico-finanziaria. Secondo Alfredo Sassi bisogna “implementare un piano di aggiornamento professionale rivolto in particolare al personale del Settore finanziario, al fine di rendere più efficiente la macchina amministrativa, tenendo presente che gli stessi lasciano a desiderare sulla tempistica e la qualità della documentazione prodotta utile al Revisore per gli adempimenti di competenza”.
“Mala tempora currunt”. E purtroppo a pagarne le spese saranno nuovamente i cittadini, già tartassati da tempo e soggetti a un “trattamento speciale” anche per i prossimi anni. Gira e rigira, come direbbe Corrado Guzzanti, il “cetriolo volante vola sempre a bassa quota e colpisce sempre le stesse persone”. Quelle che lavorano per sbarcare il lunario, su cui ricadranno le colpe di chi ha amministrato “allegramente” con incarichi e appalti conferiti ai soliti noti. È una vecchia storia. Purtroppo sempre attuale.
Mario De Michele
(continua…)