L’approvazione del Piano urbanistico comunale sbarcherà in assise entro la prima settimana di agosto. Per scongiurare il rischio di incappare in problemi di natura amministrativa e penale il sindaco Giuseppe Dell’Aversana ha richiesto un parere legale per “consentire in piena trasparenza e nella piena legittimità l’esercizio costituzionale del voto nel civico consesso”. L’incarico è stato conferito all’avvocato Gianluca Lemmo. Il provvedimento è scaturito dalla necessità di superare indenni lo scoglio del conflitto di interessi che riguarda gran parte dei consiglieri di maggioranza. Tra gli “interessati” figurano lo stesso primo cittadino, il suo vice Caterina Tizzano, Elpidio Maisto e Gennaro Capasso. I quattro sono imparentati con persone che “beneficeranno” dello strumento urbanistico e quindi sono tenuti ad uscire dall’aula quando si vota sulle aree di proprietà dei familiari. A loro si aggiunge, ma in modo indiretto essendo architetto, l’ex assessore all’Urbanistica Ernesto Di Serio. L’avvocato Lemmo dovrà indicare una soluzione tecnico-giuridica per consentire che la votazione avvenga in modo corretto e in linea con i dettami della normativa vigente. Un altro ostacolo sulla via dell’approvazione è rappresentato da motivazioni politiche. Dopo l’annuncio di Dell’Aversana di non ricandidarsi a sindaco e l’indicazione della Tizzano come suo successore la maggioranza in realtà non esiste più, seppur coprendosi di ridicolo il primo cittadino e company fingono che non sia successo nulla. I fatti parlano chiaro. Ben 6 esponenti hanno detto “no” alla Tizzano aprendo una “nuova fase” con incontri con altri esponenti e forze politiche. E poi ci sono i consiglieri indecisi, quelli dubbiosi sul varo del Puc vada in una situazione così frammentaria e caotica, peraltro a pochissimi giorni dalle elezioni comunali. Insomma il percorso che conduce al varo dello strumento urbanistico è piuttosto tortuoso. Anche se per il rotto della cuffia la maggioranza dovrebbe portare a casa l’obiettivo ma non è escluso un clamoroso colpo di scienza con la mancanza dei numeri necessari per l’entrata in vigore del Puc.

Elpidio Maisto

Tornando al conflitto di interessi di alcuni consiglieri nella puntata odierna della nostra inchiesta ci soffermiamo su Elpidio Maisto. Il candidato sindaco di Sant’Arpino al Centro, poi passato in maggioranza, è il cognato di Antonella Di Costanzo, proprietaria di un terreno di circa 3mila mq in via Rodari (foto in basso). Il suolo insiste in una zona prevalentemente agricola al confine con Succivo. Grazie al Puc passerà da tipo F (attrezzature di progetto) a C3-F11.3 (comparti edificatori). In pratica oltre 1.500 mq sono diventati edificabili, mentre la restante parte sarà utilizzata per standard urbanistici. È stato inoltre applicato l’indice di fabbricabilità di 1,4, uno dei più alti (il massimo è di 1,6) determinando un aumento sostanziale del valore commerciale del suolo. Per il suo legame di parentela con la proprietaria Maisto fa parte della lunga lista di consiglieri che non potrà votare il Puc nella sua interezza. Dovrà abbandonare la seduta quando si voterà sulla zona riguardante via Rodari. Da qui il rischio che qualcosa vada storto e che i numeri per l’approvazione del Piano vengano meno. Non a caso da giorni il sindaco Dell’Aversana è carta e penna in mano per cercare di far quadrare i conti. Da insegnante di matematica è un esperto di algebra. Ma la politica è un’altra cosa.

Mario De Michele  

(continua…)

  

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