In attesa che il giudice sportivo prenda una decisione su Juve-Napoli, il caos è totale. E’ il segno dei tempi, di un’Italia in crisi di identità che non sembra capace di far altro se infilarsi nel più classico dei cul de sac. Potrebbe arrivare il 3 a 0 a tavolino, il conseguente ricorso del Napoli. C’è chi sostiene che la Procura federale stia per aprire un fascicolo sul Napoli, ma ci sarebbero anche un gruppo di giuristi pronti a denunciare la Lega per istigazione a commettere un reato. Una cosa è certo: alla quarantena non è possibile ovviare. Non esistono protocolli che tengano. Il Napoli non poteva partire, senza violare la legge. Prima domanda per la Lega calcio: avrebbe dovuto farlo? Il Comitato tecnico scientifico ha confermato che la responsabilità e delle Asl e, quindi, delle Regioni. Seconda domanda alla Lega: ha sottoscritto intese anche con le Regioni? Assolutamente no. Terza domanda: di quale bolla si parla allorquando ci si riferisce al Napoli. Una bolla serve ad isolarsi da una insidia esterna. Nel caso del Napoli sarebbe stato come chiudere la stalla dopo che i buoi erano fuggiti. Al Genoa era stato infatti consentito di giocare al San Paolo nonostante due positivi. Poi diventati dodici, quindi 22. Probabile, a quel punto, che anche qualche calciatore del Napoli fosse stato contagiato, isolarli costringendoli a stare insieme sarebbe stato un invito a nozze per il virus. E sembra, comunque, che il Napoli abbia preso tutte le precauzioni possibili. La sensazione è che il grande assente sia stato il buon senso. Basti pensare alla sdradevole sensazione derivante dal mostrare i muscoli. Di fronte alla malattie c’è invece solo da abbassare il capo. Che senso ha fermarsi in campo perché un calciatore è caduto per poi lasciarsi scivolare addosso una decisione di un asl rispetto ad un focolaio di coronavirus! Vediamo che cosa accadrà. Nulla di buono, riteniamo, se il buonsenso continuerà a latitare. Intanto il Napoli ha inviato oggi comunicazioni ufficiali alle nazionali che hanno convocato i suoi giocatori per notificare che non partiranno. Eccezion fatta per Milik, Ounas e Ciciretti che si allenano in orari diversi dai compagni. 

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