I carabinieri della compagnia di Castello di Cisterna (Napoli) hanno arrestato 17 persone ritenute elementi di spicco del clan camorristico Castaldo-Sapio, attivo per il controllo degli affari illeciti nell’area del Nolano, responsabili di associazione di tipo mafioso, estorsioni, detenzione e porto illegale di armi e spaccio di stupefacenti.

Nel corso di indagini coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli i militari dell’Arma hanno documentato l’organizzazione della consorteria e le sue alleanze con i clan Sarno e Fabbrocino, scoprendo estorsioni a imprenditori e titolari di esercizi commerciali. Nel corso delle indagini sono state inoltre arrestate in flagranza 11 persone e sequestrate droga, armi e munizioni.

Le indagini che oggi hanno portato in carcere 17 persone ritenute dagli investigatori appartenenti al clan camorristico ‘Castaldo-Sapio’ hanno avuto inizio nel 2011, mentre nell’agro nolano era in corso una fase di assestamento degli assetti camorristici innescata dall’ indebolimento del clan Russo e dall’espansione del clan Sarno. Nel mese di gennaio di quell’anno fu ucciso, a Castello di Cisterna, Corrado Nunneri, ritenuto vicino ai clan del rione Forcella di Napoli e sospettato di essere affiliato al clan Ianuale di Castello di Cisterna. Nel successivo mese di febbraio vennero arrestate quattro persone, sempre a Castello di Cisterna, sorprese ad addestrarsi al tiro con una mitraglietta Skorpion in un terreno attiguo a una casa di campagna. Attraverso l’attività investigativa, che si è avvalsa anche di intercettazioni ambientali e telefoniche, è stata scoperta l’esistenza di organizzazione camorristica attiva sul territorio di Marigliano, il clan Castaldo, capeggiato da Giuseppe Castaldo, soprannominato “‘o commerciante”. Si tratta di un gruppo malavitoso dedito all’estorsione ai commercianti e agli imprenditori impegnati nella realizzazione di opere pubbliche, all’imposizione di prodotti ai negozianti, nel controllo dei videopoker e al traffico di droga. La raccolta del pizzo, “a tappeto” avveniva in corrispondenza della festività: i carabinieri hanno messo in luce un radicato clima di intimidazione, l’assetto organizzativo e operativo del gruppo criminale Castaldo-Sapio, i collegamenti con il clan Fabbrocino e, soprattutto, la sua espansione verso il territorio nolano. Le indagini sono iniziate nel gennaio 2011 e si sono concluse nel novembre 2012.

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