Rosaria Capacchione scalza Pina Picierno. E si appresta a guidare il Pd di Caserta al congresso. Come abbiamo anticipato nel precedente articolo, nel vertice di Napoli con i dirigenti del Partito democratico di Terra di Lavoro ha preso quota il nome della senatrice, che ha deciso di scendere in campo su richiesta una nutrita schiera di dirigenti, iscritti e militanti.

Con la Capacchione in prima fila, alla Picierno non è restato altro da fare che arrendersi e ritornare nei ranghi. E’ stata lei stessa a dichiararlo nel corso della riunione, precisando di non aver mai manifestato l’intenzione di prendere in mano il timone del partito. Una bugia da far impallidire Pinocchio. Insomma, in gioco è rimasto solo il nome della Capacchione, che ha fatto registrare l’assenso dei dirigenti. O meglio nessuno ha avuto il “coraggio” di opporsi alla senatrice.

Non tutti infatti sarebbero entusiasti, in quanto avrebbero preferito la Picierno. Ma nessuno ha detto apertamente “no”. Nella giornata di domani ci sarà un altro incontro per chiudere l’accordo. E salvo imprevisti, dovrebbe arrivare l’investitura ufficiale della Capacchione, in modo da presentarsi compatti all’assemblea di lunedì prossimo.

Ma nel Pd le soprese sono sempre dietro l’angolo. Guai ad escludere colpi di scena. In ogni caso, l’intesa sul nome della senatrice segnerebbe soltanto una tregua armata. Le ostilità riprenderebbero durante il congresso.

Mario De Michele

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