Pochi minuti fa è terminata una diretta facebook del presidente Vincenzo De Luca per fare il punto della situazione sul Coronavirus in Campania. Il governatore ha iniziato in maniera diretta affermando che “questa vicenda è come una guerra e come accade in guerra registriamo tutto il positivo e tutto il negativo della natura umana come la speculazione dei prezzi o mettere sul mercato farmaci inutili o l’assalto ad alcune forniture che dovevano arrivare nella nostra regione”. Non mancano i riferimenti a chi su questa battaglia specula, alimentando dubbi e incertezze: “vi sono faccendieri e gente che propone soluzioni miracolistiche e diffusione irresponsabile di notizie false”. Molti cittadini campani, come nel resto dell’Italia si sentono privati dei loro diritti ma “vorrei ricordare che teniamo tutti alla libertà ma la libertà principale è quella di vivere che deve dare uno stato di diritto”. Poi un passaggio alla rete di solidarietà: “ci sono poi protagonismi inutili soprattutto sui territori ma abbiamo, grazie a Dio, anche un movimento di generosità e senso civico e volontariato incredibile come anche il personale medico che dovremo ringraziare per anni. Il problema sarà risolto quando arriviamo alla conclusione del cammino”. “Condivido le misure più restrittive del governo ma credo che sarebbe stato più efficace prendere da subito queste decisioni per un effetto più tempestivo ma non aggiungo altro. Noi abbiamo fatto ciò che riteniamo più utile per la vita dei nostri concittadini”.

“So che la vita è diventata pesante. Le scadenze non sono più esterne. Ora a scandire le nostre giornate sono solo pranzo e cena. Alla paura e all’angoscia si va a sostituire l’assuefazione. Da un lato è positivo e dall’altro negativo. Bisogna avere fiducia: la battaglia sarà vinta”. Poi la spiegazione sul perché qualche giorno fa è stato lanciato un grido d’allarme: “Qualche giorno fa ho lanciato un appello forte al governo in relazione al problema in Campania e alle forniture che non arrivano. Ho parlato in maniera forte in modo che tutti ascoltassero. Noi ci sentiamo pienamente solidali con il Governo, ma abbiamo il dovere di dire la verità quando i problemi emergono e parlare chiaro in tempo utile, dunque abbiamo alzato i toni perché abbiamo verificato l’emergere di criticità pericolose”.

“È ovvio che la prima emergenza è la Lombardia, ho aggiunto che la seconda priorità di livello inferiore ma strategica è evitare che l’epidemia esplode anche nel sud. Ho verificato le cose che abbiamo detto 2 giorni fa, ringrazio Arcuri perché ha fatto operazione verità. Eravamo arrivati a lunedì notte a un punto di criticità che non avevamo le mascherine da destinare agli operatori del 118. Temevamo che se non fossero arrivate non avremmo potuto fornirle e quindi abbiamo deciso di parlare chiaro, ma con spirito collaborativo”. Mercoledì sera è arrivato qualcosa ma ieri sera effettivamente è arrivato il primo carico. Per le mascherine chirurgiche la Campania è diventata autonoma per un contratto con un’azienda di Nola. Poi le previsioni sull’andamento dell’epidemia in Campania: “Il picco è alla fine della prima settimana di aprile secondo le previsioni e noi stiamo lavorando ad essere pronti per quello e ce la possiamo fare se ogni livello fa la propria parte”.

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