NAPOLI – Quattro manifestazioni di protesta sono in corso davanti alla sede della Regione Campania, in piazza Santa Lucia. I manifestanti espongono striscioni e impugnano bandiere. I lavoratori della Tess ‘indossano’ buste di spazzatura con la scritta ‘Rifiuti professionali’. In 28 rischiano di perdere il posto.

Gli operai della Whirpool sollecitano lo sblocco dei fondi che consentirebbe la sopravvivenza dell’impianto produttivo di San Giovanni a Teduccio, a Napoli. Gli addetti Astir, che operano nel settore delle bonifiche ambientali, non ricevono lo stipendio da quattro mesi mentre da 15 mesi non vengono corrisposti i ticket per la mensa. In piazza anche i medici appartenenti a varie sigle sindacali. Momenti di tensione si sono verificati quando alcuni manifestanti hanno cercato di entrare nella sede della Regione, respinti dalle forze dell’ordine.

“Ciò che si sta verificando in questi giorni a Napoli ed in Campania è la rappresentazione drammatica di una condizione che rischia di sfociare in una rivolta sociale che può diventare ingovernabile. A testimoniare tutto questo, le quattro manifestazioni che hanno ‘accerchiato’ oggi la sede della giunta regionale, che hanno visto protagonisti i lavoratori del settore della sanità, della Tess, della Whirlpool e dell’Astir”. E’ quanto sostiene il segretario generale della Cgil Campania, Franco Tavella, secondo il quale “occorre una maggiore consapevolezza da parte delle istituzioni, delle forze politiche e delle forze democratiche della delicatezza di questa fase”.

“I tempi – dice Tavella – ormai sono maturi per lanciare un appello alla mobilitazione che sancisca l’apertura di una nuova Vertenza Campania per affrontare la drammatica condizione in cui versa il nostro territorio che investe settori chiave come i trasporti, la sanità, il mondo delle società partecipate, il sistema produttivo e, più in generale, l’economia campana dove sempre più forte appare il rischio di una infiltrazione delle organizzazioni criminali pronte ad inquinare, attraverso il ricatto dell’usura, gli assetti proprietari delle imprese in difficoltà, così come sottolinato da una recente indagine che vede l’aumento del 150% dei casi sottoposti ad usura”. “Bisogna, quindi – conclude Tavella – mettere in campo una mobilitazione generale unitaria che punti ad aprire una interlocuzione seria con il governo nazionale e regionale al fine di fronteggiare la drammatica emergenza che stiamo vivendo ed offrire le soluzioni necessarie ad una situazione economica e sociale che rischia di acuirsi nelle prossime settimane e nei prossimi mesi”.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui