NAPOLI – Sei avvisi di garanzia sono stati emessi dalla Procura di Napoli nell’ambito dell’inchiesta sulla morte di Claudia D’Aniello, la quarantenne malata di tumore che, secondo la denuncia dei familiari, attese per sei ore di essere sottoposta ad esami diagnostici nell’ospedale Fatebenefratelli.

Gli indagati sono sei medici, uno in servizio al pronto soccorso del Fatebenefratelli e cinque dell’istituto dei tumori Pascale, dove la paziente era in cura e dove morì: i familiari, infatti, esasperati dall’attesa nell’altro ospedale, l’avevano trasferita lì. L’autopsia sulla salma si svolgerà dopodomani e gli indagati avranno la possibilità di nominare propri periti di fiducia. Il pm Giovanni Corona intende chiarire che cosa abbia provocato la morte della donna e dunque anche se la terapia per contrastare il tumore fosse adeguata: da qui la decisione di iscrivere nel registro degli indagati i medici che l’avevano in cura. L’iscrizione del medico del Fatebenefratelli sarebbe invece in relazione al ritardo con cui Claudia D’Aniello fu sottoposta a una radiografia.

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